La pensione che vogliamo | Tutte le vie di uscita dal 2022 tra sistema contributivo e penalizzazioni

Andare in pensione dal 2022: ecco un elenco sintetico di tutte le misure che lo permettono con le novità della inserite nella riforma pensioni.

La pensione che vogliamo | Tutte le vie di uscita dal 2022
La pensione che vogliamo | Tutte le vie di uscita dal 2022

La futura pensione per molti lavoratori è in bilico e purtroppo, la crisi che attraversa l’Italia non sembra migliorare tale aspetto. Per aiutare i Lettori a capire cosa succederà nel 2022 e quali sono le misure di pensionamento possibili, in base alle ultime novità introdotte dal disegno di legge di Bilancio, abbiamo elaborato un primo elenco con tutti i requisiti. Precisiamo che la manovra non è ancora ufficiale, bisogna attendere l’iter legislativo con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

La pensione che vogliamo | Tutte le vie di uscita dal 2022 tra sistema contributivo e penalizzazioni

Dal 2022 in base al disegno di legge di bilancio, si delineano tre vie principali per accedere alla pensione: pensione anticipata ordinaria, la pensione di vecchiaia, la Quota 100 con effetto della cristallizzazione e la nuova misura Quota 102. La pensione che vogliamo | Requisiti, beneficiari e calcolo della Quota 102 che butta fuori molti lavoratori

La pensione anticipata ordinaria permette l’uscita dal lavoro solo con il requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Prevista una finestra di uscita dalla maturazione del requisito di tre mesi.

La pensione di vecchiaia permette di accedere con 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi.

Infine, i lavoratori che maturano entro il 31 dicembre 2021 i requisiti per Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contributi) conservano il diritto al pensionamento con Quota 100 anche in un momento successivo per effetto della cristallizzazione.

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Dal 2022 entrerà una nuova misura nel sistema previdenziale, si tratta di Quota 102 è rispecchia Quota 100, solo che prevede un innalzamento del requisito anagrafico di due anni. Infatti, si potrà fare domanda con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Questa misura sarà valida solo per l’anno 2022, per poi lasciare spazio alla ristrutturazione di tutto il sistema previdenziale.

Calcolo con il sistema misto

Le varie misure pensionistiche sono calcolate in base al sistema misto (retributivo più contributivo) e contributivo. Fanno parte del sistema misto coloro che sono in possesso di una contribuzione al 31 dicembre 1995. Rientrano in questo sistema le seguenti misure pensionistiche:

a) pensione di vecchiaia;

b) pensione anticipata ordinaria;

c) pensionamento per i lavoratori precoci (Quota 41), i requisiti per questa misura sono: un anno di contributi prima del compimento dei 19 anni, 41 anni di contributi e far parte di una delle tutele (disoccupato, caregiver, invalido, lavoro gravoso).;

d) Quota 100 con il diritto alla cristallizzazione;

e) Quota 102.

Pensione: tra sistema contributivo e penalizzazioni

Il sistema contributivo è considerato in molti casi penalizzante, ma molto dipende dalla carriera lavorativa. Quindi, solo valutando caso per caso si può effettivamente capire se c’è o meno una penalizzazione. Le misure che sono calcolate interamente con il sistema contributivo sono le attuali pensioni se il lavoratore è privo di contributi al 31 dicembre 1995. Inoltre, ci sono misure che nascono direttamente con il sistema contributivo, come ad esempio l’Opzione Donna, ecco un elenco riassuntivo:

a) pensione di vecchiaia con 71 anni e 5 anni di contributi;

b) pensione anticipata contributiva a 64 anni di età e 20 anni di contributi;

c) pensione di vecchiaia a 67 anni e 20 anni di contributi;

d) pensione anticipata ordinaria.

Proroghe in atto

Prevista anche la proroga dell’APE Sociale che permette di uscire al lavoro a 64 anni di età e un requisito contributivo di 30/36 anni, in base alla tutela di appartenenza. L’Ape Sociale è considerata una misura valida per i lavoratori deboli, infatti, la proroga prevede un rafforzamento con maggiori agevolazioni ai disoccupati e incremento delle categorie “lavori gravosi”. La proroga prevista anche per l’Opzione Donna con 35 anni di contributi e 58/59 anni di età, i requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2021. Inoltre, questa misura è calcolata interamente con il sistema contributivo.

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