Pensione a 64 anni, ancora per poco tempo per presentare domanda prima che scompaia: ecco chi può accedervi

Come funziona l’accesso alla pensione a 64 anni, dettagli sulla domanda e requisiti: cosa c’è da sapere su Quota 102, particolari a seguire

È un tema che sta a cuore a moltissimi, quello della pensione, con la possibilità, nel rispetto di requisiti e condizioni previste, di potervi avere accesso a 64 anni: in attesa infatti di alta novità, al momento è quota 102 lo strumento a disposizioni di chi considera la pensione anticipata ed andare dunque prima in pensione. Ma come farlo e quali alcuni dei dettagli da sapere?

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Un tema sempre caldo, quello ha a che fare con le pensioni, il cui dibattito sulla riforma sembra essersi riacceso di recente, con tantissimi che aspettano di sapere quali potranno essere le eventuali novità che arriveranno e i possibili sviluppi sulla vicenda. Intanto però, come spiegato da Informazionefiscale.it nel proprio approfondimento, le novità circa le pensioni 2023 non arriveranno prima della nota di aggiornamento al DEF nel mese di settembre.

Nella legge di bilancio dall’anno prossimo verranno inserite nuove regole mentre attualmente, in virtù delle urgente inerenti il conflitto in Ucraina, così come i rincari dell’energia e la situazione economica legata all’inflazione, viene spiegato che ci si limita a proporre delle proposte di riforma e alla discussione, rinviando soluzione concrete all’anno prossimo.

Ai fini di provare ad evitare, a partire dal 2023, il ritorno alla legge Fornero e allo “scalone“, il quale riporterebbe di nuovo l’età della pensione a 67 anni, alcune forze politiche propongono di poter adottare quota 104, oppure quota 41: cosa prevede e come funzionerebbe.

Volendo dirla in estrema sintesi, si chiede l’introduzione di nuovi requisiti, quali 63 anni di età e 41 di contributi, oppure 41 anni di contribuzione al di là dell’età anagrafica. Mentre si discute, si fanno previsione di spesa e di calcolo, intanto i sindacati chiedono a gran voce l’estensione a tutti delle regole dei lavoratori precoci e la trasformazione di Ape Sociale e Opzione Donne, in misture di tipo strutturale.

Ad ora, la sola certezza sembra essere, quindi, la possibilità di poter usufruire, sino però al 31 dicembre 2022, di quota 102, la quale permette l’accesso alla pensione con 64 anni dei età e 38 di contributi versati. Ma quali sono i dettagli circa quota 102, in attesa che arrivino eventuali cambiamenti da gennaio 2023.

Pensione a 64 anni: come funziona quota 102, quando fare domanda e chi riguarda

Vari sono dunque gli spunti e i temi che possono suscitare interesse ed attenzione quando si parla di pensioni, si pensi ad esempio all’isopensione: cos’è, come funziona e quali sono i requisiti di accesso.

Tornando al tema in oggetto, Quota 102 è stata introdotta dalla legge 234/2021, spiega Informazionefiscale.it, e sarà in vigore soltanto per quest’anno. Al riguardo, questa è una forma pensionistica anticipata riservata agli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme esclusive e sostitutive di questa e alla gestione separata. Quindi, nel dettaglio, a tutti i lavoratori dipendenti del settore privati, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, autonomi iscritti a gestione separata INPS.

Si può aver accesso alla pensione con 64 anni di età e 38 di contributi entro il 31 dicembre di quest’anno, quindi, ad avervi accesso sono i soggetti che rispettano requisiti e condizioni previsti, che sono nati nel 1958 e che maturano i trentotto anni di contributi nel 2022.

Viene poi spiegato che potrebbe accadere di presentare la domanda per il pensionamento in quota 102 e aver maturato allo stesso tempo, entro dicembre del 2021, i requisiti circa la precedente Quota 100. Viene menzionato il messaggio INPS numero 1976 di maggio 2022, il quale spiega che qualora un lavoratore richiedesse la pensione in quota 102 ma, nel coso dell’istruttoria della domanda, ci si accorgesse che sono stati maturati già nel 2021 i requisiti di pensione legati a Quota 100, l’Istituto a quel punto sospenderebbe il procedimento, contattando l’interessato per invitarlo a manifestare espressamente la sua volontà.

Quota 102 – 38 anni di contributi, anche esteri, compatibilità o meno con attività di lavoro, dettagli su domanda

Ai fini del raggiungimento dei 38 anni di contributi, ad essere considerati validi, si legge, sono tutti i contributi versati, anche cumulati tra gestione diverse, inclusi quelli da lavoro all’estero, in Paesi dell’UE dove si applicano regolamenti europei di sicurezza sociale o in Paesi extracomunitari legati con l’Italia da convenzioni bilaterali, la totalizzazione internazionale.

Informazionefiscale.it spiega che ad aver validità sono anche i contributi figurativi per invalidità al 74%, però a patto che siano stati maturati almeno 35 anni (circolare INPS 38/2022). Infine, ad essere esclusi sono i contributi figurativi per malattia, disoccupazione o NASPI e quelli già pagati alle casse professionali, validi soltanto dopo l’eventuale ricongiunzione onerosa (legge 45/1990).

Si legge che Quota 102 risulta essere incompatibile con tutte le attività di lavoro dipendente e autonomo; il pensionato quota 102, come nel caso di quota 100, ha la possibilità di svolgere soltanto attività di lavoro autonomo occasionale senza il superamento della soglia di 5mila€ di reddito lordo all’anno.

Circa la domanda, si legge che questa può esser fatta in qualsiasi periodo dell’anno, però va considerato che il pagamento decorre dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti per quanto riguarda riguarda lavoratori autonomi e dipendenti del settore privato. Rispetto a quello del settore pubblico, questi ricenano invece la pensione dopo sei mesi, quindi non prima del due luglio 2022, se il trattamento pensionistico è liquido a carico della gestione esclusiva dell’AGO o non prima del primo agosto 2022 qualora il trattamento sia liquidato a carico di una gestione diversa da quella escusava dell’AGO.

Questi, alcuni dettagli in merito. In ogni caso è opportuno e bene informarsi ed approfondire tema ed elementi, così da chiarire eventuali dubbi e conoscere i diversi aspetti nel dettaglio, anche attraverso confronto con esperti del campo e professionisti del settore.

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