Pensione anticipata per invalidità: un importante regalo che lo Stato fa ai cittadini

Lo Stato dà la possibilità, alle persone affette da disabilità, di accedere alla pensione anticipata per invalidità. Scopriamo di cosa si tratta.

Quando si parla di pensione anticipata si fa riferimento alla possibilità, riconosciuta ad alcune categorie di cittadini o lavoratori, di accedere all’assegno di funzionamento prima dell’età stabilita dalla normativa in vigore.

Pensione anticipata per invalidità
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Si tratta di un importante vantaggio, che finalmente è stato esteso anche alle persone invalide, grazie al cosiddetto decreto Amato. In realtà, quelle previste dal decreto Amato sono una serie di agevolazioni rivolte a coloro che hanno una determinata percentuale di invalidità.

Per poter beneficiare della pensione anticipata per invalidità è necessario essere in possesso di alcuni specifici requisiti. Inoltre, per ottenere la pensione occorre presentare domanda accedendo al sito dell’Inps o utilizzando il call center oppure rivolgendosi ad un patronato.

Pensione anticipata per invalidità: quali sono i requisiti richiesti per accedervi

Quando lo Stato ammette che alcune categorie di cittadini possono accedere alla pensione anticipata, stabilisce anche quali sono i requisiti necessari.

Nel caso della pensione anticipata per invalidità, occorre che il soggetto richiedente:

  • Sia iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e prestare un’attività retribuita nei confronti del proprio datore di lavoro oppure essere iscritto alla Gestione Separata INPS o ad altre forme sostitutive dell’AGO.
  • Avere un grado di infermità pari o superiori al 80%, convalidata dagli uffici sanitari dell’INPS.

Purtroppo, la legge attualmente in vigore preclude la possibilità di beneficiare della pensione anticipata d’invalidità per coloro che sono dipendenti del settore pubblico e lavoratori autonomi.

Per accedere alla pensione anticipata prevista per le persone affette da invalidità è necessario essere in possesso di ulteriori requisiti:

  • Avere 61 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi, per le persone di sesso maschile;
  • Avere 56 anni di età anagrafica di cui 20 di contributi, per le donne.

I requisiti sopra descritti sono previsti per i soggetti con invalidità pari o superiore al 80%.

Per coloro che, invece, risultano non vedenti sono richiesti i seguenti requisiti anagrafici:

  • 56 anni d’età per gli uomini e 51 per le donne
  • Almeno 10 anni di contribuzione, possibilmente successivi al momento dell’insorgere della cecità, se successiva alla nascita.

Come effettuare domanda

Per accedere alla pensione anticipata di invalidità prevista per le persone che hanno un’invalidità superiore al 80%, è necessario presentare un’apposita domanda.

Il richiedente dovrà accedere al portale dell’INPS per presentare tutta la modulistica prevista. In ogni caso, è possibile fruire anche di un call center o rivolgersi ad un patronato, che effettuerà le operazioni al posto del richiedente.

Per poter accedere alla pensione anticipata d’invalidità è prevista una finestra mobile di 12 mesi. Ci stiamo riferendo al periodo che va dalla maturazione del diritto alla pensione anticipata, al momento in cui il richiedente cominciare a fisicamente a percepire l’assegno.

In effetti, la legge prevede che una volta raggiunta l’età anagrafica e contributiva richiesta per accedere al pensionamento anticipato, il soggetto richiedente abbia la possibilità di smettere di lavorare e attendere l’erogazione della pensione.

Al momento dell’accettazione della pensione, infatti, il soggetto richiedente riceverà anche gli arretrati, che partono dalla data in cui ha maturato il diritto.

Il calcolo dell’assegno che sarà riconosciuto al soggetto invalido può essere calcolato in base al metodo retributivo, contributivo o misto. Tutto dipende dalla data in cui l’avente diritto ha cominciato a lavorare.

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