Pensione e Ape sociale, più alta in base all’anno di nascita: ecco chi sorride nel 2023 e perché

Nel 2023, riguardo pensione e Ape sociale, c’è chi sorride con assegni più alti e tredicesima: ma ecco a seguire perché e chi riguarda, dettagli

Elementi di rilevanza quelli che riguardano pensione e APE sociale, con attenzione in particolar modo da parte di chi è nato nel 1956, rispetto al 2023: ecco per quale ragione e alcuni dettagli in merito.

Pensione ape sociale
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Da tempo l’APE sociale ha consentito ai lavoratori l’accesso ad un assegno di accompagnamento verso la pensione di vecchiaia, si tratta di una misura centrale, importante al fine di risolvere situazioni rispetto a persone con specifiche e particolari condizioni. Condizioni, in merito a lavoro, reddito, salute e famiglie.

Come viene approfondito da Proiezionidiborsa.it, tale misura ha consentito l’uscita a sessantatré anni di età anagrafica con trenta oppure trentasei in merito ai contributi, aspetto affatto relativo pur se limitato riguardo la struttura. La misura aveva alcuni limiti riguardo i beneficiari, ma si tratta di aspetti e vincoli che i soggetti affrontano soltanto in merito agli anni di differenza che vi sono tra l’uscita mediante la misura stessa e la pensione di vecchiaia.

Aspetti che giungeranno al termine per coloro che son nati nel 1956. Ape sociale la si può definire quale assegno ponte, con cui si può accompagnare il soggetto in specifiche condizioni, verso la pensione, che si debba trovare una nuova attività lavorativa o restare senza reddito per anni.

L’accesso a tale misura è stato un qualcosa di sicuro positivo per molti soggetti in questi anni, i quali hanno accolto determinate condizioni abbastanza limitative, in virtù delle condizioni in cui si trovavano. Occorre ricordare che Ape sociale sin da subito ha riguardato disoccupati senza Naspi quantomeno da tre mesi. Così come invalidi con quantomeno il settantaquattro per cento di disabilità accertata da competenti commissioni mediche ASL.

E la misura ha riguardato poi anche chi prestava assistenza ad invalidi di tal tipo da quantomeno sei mesi e coloro che svolgevano lavori gravosi, tra l’altro oggetto circa un allargamento della platea sin da 01/2022. Insomma, anche la chance di lasciare un lavoro logorante una volta arrivato ad una determinata età.

Pensione e Ape sociale più alta e tredicesima nel 2023: via alla pensione di vecchiaia

Tanti e vari dunque gli aspetti da approfondire quando si affrontano temi quali ad esempio Ape sociale e pensione, e in generale questioni inerenti il pensionamento. Si pensi alla Riforma Pensioni e al prossimo Governo Meloni: cosa chiedono i sindacati e in che direzione si andrà?

Senza dimenticare che in molti si chiedono delle chances ed alternative in caso di pensione senza contributi, cosa sapere, o ancora, quali le migliori opzioni da conoscere circa conto corrente zero spese per pensionati.

Tornando al punto in oggetto, approfondito da Proiezionidiborsa.it, coloro che percepiscono la misura sono a conoscenza delle limitazioni legate ad APE sociale. In particolare, quelle dalla maggior importanza si legano ad un importo pensionistico max di 1500€/mese e ad una pensione senza la 13°. Questioni e vincoli che non vi saranno più dal 2023 per coloro che son nati nel 1956 e che dunque potranno sorridere. Per meglio dire, dalla data in cui, arrivando ai sessantasette anni, avranno modo di centrale la pensione di vecchiaia.

Per chi è nato nel 1956 che prende APE, nel 2023 dovrà occuparsi di un importante adempimento che andrà espletato, dal momento che occorre la presentazione della domanda di vecchiaia. APE infatti si può percepire sino ai sessantasette anni anagrafici e in assenza della domanda relativa, si resterà senza il trattamento sin dal 1°giorno del mese che segue gli anni compiuti. L’APE si bloccherà in via automatica.

Coloro che invece presenteranno la richiesta, anche nel mese in cui compiono gli anni, dal mese a seguire avrà accesso a pensione di vecchiaia, e a seconda della contributi maturati, coloro che avevano diritto ad un assegno più alto di mille e cinquecento €, lo otterrà. Poi, insieme alla pensione di vecchiaia, a dicembre chi è nato nel 1956 otterrà per la 1°volta da quando è pensionato, la 13° mensilità.

Questi, alcuni dettagli genarle, tuttavia è opportuno e bene approfondire ed informarsi al fine di saperne maggiormente e per chiarimento di eventuali dubbi, anche attraverso confronti con soggetti competenti nella materia.

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