Pensione con 5 anni di contributi? La normativa previdenziale italiana lo prevede, in questi casi

È possibile andare in pensione con 5 anni di contributi? Sì. La normativa previdenziale italiana prevede diverse misure di pensionamento anticipato.

Può accadere che una persona abbia lavorato e versato contributi solo per un breve periodo della propria vita. In questo caso la normativa previdenziale italiana dà la possibilità di andare in pensione anche con 5 anni di versamenti contributivi.

Pensione con 5 anni di contributi? La normativa previdenziale italiana lo prevede in questi casi

Per andare in pensione anticipata con 5 o 10 anni di versamenti contributivi occorre esaminare la l’anzianità assicurativa, ovvero la data della prima iscrizione alla previdenza obbligatoria. La legge italiana prevede che le persone possono andare in pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi versati, rispettando un requisito anagrafico maggiore.

Di fatto, se attualmente il requisito anagrafico previsto per andare in pensione ordinaria è fissato a 67 anni, per il pensionamento anticipato, con 5 anni di versamenti contributivi, occorre attendere 71 anni.

Pensione con 5 anni di contributi?

La normativa previdenziale italiana permette, a coloro che non hanno versato contributi al 31 dicembre 1995, di andare in pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi.

Tuttavia, in questo caso è previsto un requisito anagrafico più alto, fissato a 71 anni d’età.

Inoltre, per accedere a questa tipologia di pensione la legge non ha fissato una soglia minima da rispettare. In sostanza, è possibile ottenere la pensione con 5 anni di versamenti contributivi anche se l’importo dell’assegno è 1,5 volte inferiore rispetto all’assegno sociale.

Questa possibilità è concessa soltanto per i versamenti contributivi avvenuti nelle gestioni INPS da lavoratori che non hanno versato contributi prima del 1° gennaio 1996.

Se, invece, il lavoratore ha almeno un versamento contributivo avvenuto prima della suddetta data, può andare in pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi.

Come ritirarsi dal lavoro con 15 anni di contributi

Per andare in pensione dopo al versamento di 15 anni di contributi, è possibile accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria nel caso in cui si rientri in una delle deroghe Amato.

Queste sono possibili quando:

  • Sono stati versati 15 anni di contributi prima del 31 dicembre 1992.
  • Sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari entro la medesima data.
  • Si possiedono sia 15 anni di contributi che 25 anni di anzianità assicurativa e 10 anni di lavoro discontinuo.

In ogni caso, il lavoratore con 15 anni di contributi versati alla possibilità di:

  • Accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità per la quale è previsto un requisito anagrafico di 61 anni per gli uomini e 56 anni per le donne. Quest’opportunità è preclusa ai dipendenti pubblici e ai lavoratori autonomi.
  • Ottenere la pensione di vecchiaia contributiva, nel caso in cui ci si avvalga del conteggio totale dei contributi versati presso la gestione separata.
  • Pensione per chi ha meno di 10 anni contributivi.

I soggetti che hanno versato meno di 10 anni di contributi lavorativi hanno la possibilità di ricevere delle misure che prevedono specifici requisiti di accesso:

  • Assegno ordinario di invalidità: è prevista l’iscrizione perso l’assicurazione generale obbligatoria INPS e altri fondi sostitutivi con almeno 5 anni di contributi dei quali 3 versati nell’ultimo quinquennio. Essere disabile con un’invalidità riconosciuta superiore a 2/3 o una riduzione della capacità lavorativa di almeno 1/3.
  • Pensione di inabilità al lavoro.
  • Pensione di vecchiaia per non vedenti che hanno almeno 54 anni di età e 10 anni di contributi per le donne, mentre per gli uomini il requisito anagrafico è di 56 anni più 10 anni di contributi.
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