Contratto di espansione prorogato: la pensione non sarà più un miraggio

Il Governo decide per la proroga al contratto di espansione. Le ultime novità in qualche modo sorridono ai lavoratori che vanno in pensione.

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Pensione

Nuova vita per il famigerato contratto di espansione. Parliamo di una misura, una concezione più che altro, considerata per consentire alle aziende in fase di ristrutturazione di avere in qualche modo vita facile. Il vecchio contratto di solidarietà insomma, rivisto e perfezionato per fare in modo che sia concreta la possibilità di gestire un momento non proprio positivo per un’azienda ma allo stesso tempo non costringere i lavoratori al licenziamento. Tali accordi, tra le parti sociali, il Governo e le aziende sostengono inoltre una più dinamica alternanza tra lavoratori, il classico ricambio generazionale.

In questa fase storica molto particolare in cui non è ancora chiaro come e quando i prossimi pensionati taglieranno i fili con il passato, chiudendo definitivamente con il lavoro, prorogare di due anni una simile condizione in alcuni casi non può che essere qualcosa di positivo. Questo perchè il nesso con il pensionamento alla fine esiste eccome. La possibilità di accompagnare alla pensione, su base volontaria, lavoratori che quindi scelgono di anticipare fino a 5 anni la data di fine lavoro è più che concreta e conveniente. L’operazione è molto piaciuta ai diretti interessati, a differenza di quota 100.

Contratto di espansione: la novità gradita da tutti i diretti interessati

Cosi come accennato in precedenza le particolari condizioni che al momento vedono coinvolto il nostro paese soprattutto per quel che riguarda la possibile struttura pensionistica da adottare, considerato che definire il tutto “sistema” appare a volte quasi riduttivo, richiedono un intervento rapido e deciso da parte del nostro Governo. Al momento si valutano una serie di soluzioni, nessuna delle quali, però, assicura al momento maggiori garanzie e soprattutto risparmio per le casse dello Stato rispetto all’altra. Oggi si valuta la possibilità di anticipare di qualche anno il pensionamento, avvalendosi poi di una sforbiciata agli importi percepiti dal lavoratore che sarebbero considerati esclusivamente in chiave contributiva.

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Il contratto di espansione, come misura attuata dal Governo per dare manforte alle aziende in difficoltà era inizialmente previsto per quelle imprese con almeno 1000 dipendenti. Nel corso degli anni però la soglia si è abbassata fino a coinvolgere anche le aziende con 100 dipendenti. La situazione negli anni peggiorata anche a causa della pandemia ancora in corso di covid ha con molta probabilità necessitato di un intervento in questo senso molto più esteso. Oggi il vantaggio ipotetico della pensione anticipata in una fase di riflessione e confronto tre le parti. Lavorare ed andare in pensione non è mai stato tanto difficile come in questo momento, pare.

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