Pensione di vecchiaia 2023: varie soluzioni al confronto, in vista del nuovo esecutivo

Mettiamo a confronto varie soluzioni per la pensione di vecchiaia 2023. Cerchiamo di capire quali sono le diverse strade a cui è possibile accedere.

Per raggiungere la pensione di vecchiaia attualmente è necessario rifarsi alla Riforma Fornero. La legge in questione è valida fino al 2026 e fissa a 67 anni il requisito anagrafico per ritirarsi dal lavoro.

pensione di vecchiaia 2023
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In vista delle elezioni del 25 settembre è facile immaginare che il prossimo esecutivo provvederà ad attuare una riforma pensionistica che, con ogni probabilità, sostituirà la legge Fornero.

Nel frattempo, sono disponibili delle alternative che consentono ai lavoratori di accedere al pensionamento anticipato, in presenza di specifici requisiti contributivi e anagrafici.

Pensione di vecchiaia 2023: facciamo chiarezza

Per andare in pensione attualmente è necessario raggiungere 67 anni di età e aver maturato almeno 20 anni di versamenti contributivi. Il conteggio contributivo include tutti i contributi versati a qualsiasi titolo e, dunque, anche quelli figurativi.

Sebbene la riforma pensionistica attualmente in vigore preveda i requisiti sopra descritti sono presenti delle differenze, che permettono di modificare l’accesso alla pensione di vecchiaia.

È questo il caso dei lavoratori che hanno problematiche fisiche che li rendono totalmente o parzialmente inabili al lavoro, per i quali è prevista un’età pensionabile diversa.

Questa categoria di lavoratori, infatti, ha la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia a 61 anni per gli uomini e a 56 anni per le donne. Il soggetto interessato ha 12 mesi di tempo per effettuare la richiesta di pensionamento, che deve essere riferita ad una condizione di invalidità.

In sostanza, per queste persone l’INPS riconosce la capacità ridotta o completamente assente di proseguire l’attività lavorativa svolta fino a quel momento. In virtù di tale condizione fisica e psicologica l’istituto previdenziale eroga un trattamento pensionistico di maggior favore.

I soggetti che appartengono a questa categoria di lavoratori possono ritirarsi dal lavoro con una pensione di vecchiaia che fissa il requisito anagrafico a 64 anni d’età e quello contributivo a 20 anni.

Tuttavia, occorre precisare che per accedere al trattamento pensionistico è necessario aver maturato un assegno di pensione pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale. Inoltre, occorre che il primo contributo versato sia successivo alla data del 31 dicembre 1995.

Nel caso in cui il soggetto affetto da invalidità avesse versato meno di 20 anni di contributi, egli non avrà la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia per invalidi. Ma, per fortuna, esistono altre strade. In tal caso, però, si tratta di forme di pensionamento anticipato.

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