Pensione di inabilità per tutti i lavoratori: pochi sanno che questa operazione aumenta l’assegno

La pensione di inabilità è una prestazione previdenziale che spetta a tutti i lavoratori, dipendenti, autonomi e professionisti con un’infermità fisica o mentale. 

Pensione di inabilità per tutti i lavoratori
Pensione di inabilità per tutti i lavoratori

Esiste un meccanismo che si può utilizzare per la pensione di inabilità che permette di accorpare tutti i contributi versati in varie casse previdenziali in modo da aumentare l’assegno pensionistico. Si chiama totalizzazione ed è completamente gratuita a differenza della ricongiunzione contributiva che è onerosa e a totale carico del lavoratore. Analizziamo come funziona e come fare domanda.

Pensione di inabilità per tutti i lavoratori, ma pochi sanno che questa operazione aumenta l’assegno

Con il meccanismo della totalizzazione, l’importo della pensione è determinato “pro-quota” in base alle varie gestione pensionistiche interessate. Inoltre, sono considerati i periodi di contributi versati in ciascuna cassa. In linea generale le quote liquidate dagli enti pubblici  previdenziali sono calcolate con il sistema contributivo. Sono nel caso del lavoratore che ha contributi prima del 1996 e ha raggiunto i contributi minimi che danno diritto alla pensione autonoma, il calcolo è effettuato con il sistema retributivo e misto. Precisiamo che è facoltà dell’interessato, in presenza di lavoro autonomo, scegliere il sistema di calcolo applicato, più favorevole alla sua situazione contributiva previdenziale.

LEGGI ANCHE>>>La pensione di invalidità è reversibile al coniuge? La soluzione a cui non tutti pensano

Le regole per la pensione liquidazione con il meccanismo della totalizzazione

La pensione di inabilità liquidata con il regime di totalizzazione è sottoposta alla tassazione IRPEF come tutti i trattamenti pensionistici. Inoltre, si applica la rivalutazione automatica delle pensioni sulla base delle disposizioni normative vigente. In questo caso l’onere è a carico delle gestioni interessate. Sulla pensione si applicano eventuali trattenute sindacali e i trattamenti di famiglia. Invece, non operato le trattenute per i redditi di lavoro autonomo o dipendente. Inoltre, non è applicata l’integrazione al trattamento al minimo.

Infine, sono concesse le maggiorazioni sociali, a condizione che tra le quote che compongono la pensione ci sia almeno una a carico delle gestioni che prevede tale beneficio, sempre considerando i requisiti reddituali.

La pensione di inabilità con totalizzazione è erogata dall’INPS, anche per conto degli altri enti previdenziali con i quali l’istituto ha stipulato delle convenzioni. L’INPS eroga le pensioni anche se non ci sono quote previdenziali a suo carico.

Accertamento di inabilità lavorativa a chi spetta?

L’accertamento dei requisiti sanitari che danno diritto alla pensione di inabilità, sono accertata dall’ultima gestione di iscrizione dell’interessato. Bisognerà verificare lo stato inabilitante ali sensi della legge n. 222 del 12 giugno 1984.

LA domanda di pensioni di inabilità in regime di totalizzazione deve essere presentata all’INPS attraverso la piattaforma dedicata. Nella domanda devono essere indicati tutti gli enti previdenziali in cui il lavoratore ha versato contributi. La sede INPS che riceve la domanda di pensione di inabilità con totalizzazione, dovrà attivarsi per avviare il procedimento previdenziale a quote con gli antri enti interessati.

La pensione è erogata dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Impostazioni privacy