Pensione di invalidità: con quali malattie si ottiene l’assegno mensile

Pensione di invalidità, è il momento di capire quali sono le malattie per cui è possibile richiedere ed ottenere l’assegno mensile dall’importo di 286,81 euro.

I soggetti inabili con specifiche patologie hanno diritto alla pensione di invalidità. Scopriamo in quali casi e come procedere con l’inoltro della domanda di accesso alla prestazione.

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La Legge prevede che le persone con invalidità siano sostenute attraverso sussidi e trattamenti assistenziali e previdenziali. Per accedere alle prestazioni il richiedente dovrà dimostrare di avere un’inabilità grave che impedisce il normale svolgimento delle attività quotidiane e lavorative. Inoltre, la patologia di cui si soffre dovrà essere riconosciuta dalla normativa come malattia invalidante in base alla quale si ha diritto all’assegno di invalidità civile. L’INPS riconoscerà al richiedente un certo grado di disabilità che determinerà l’accesso o meno a specifiche prestazioni e agevolazioni socio-sanitarie ed economiche. Oggi ci soffermeremo proprio sulle malattie riconosciute come invalidanti e che consentono, dunque, di ottenere la pensione di invalidità.

Pensione di invalidità, ecco le malattie riconosciute

L’assegno di invalidità viene erogato alle persone affette da patologie congenite o acquisite tali da ridurre notevolmente la capacità lavorativa e l’abilità nello svolgimento dei compiti quotidiani. L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale dovrà attestare la reale impossibilità a svolgere le azioni di tutti i giorni in autonomia. Assegnerà, così, una percentuale di inabilità determinante per comprendere quale tipologia di prestazione è possibile richiedere.

L’INPS riconosce come malattie invalidanti le malattie cardiovascolari come cardiopatia gravissima, aritmie gravi senza peacemaker, valvulopatie e miocardiopatie con una gravissima insufficienza cardiaca. Un’altra patologia riconosciuta è l’ipotiroidismo grave con ritardo mentale. Nell’elenco troviamo, poi, l’ipoparatiroidismo non suscettibile di utile trattamento e l’artropatia gottosa con una grave compromissione renale.

La lista continua

Tra le patologie che danno diritto alla pensione di invalidità troviamo il diabete mellito complicato da grave nefropatia, la pneumonectomia con insufficienza respiratoria grave, l’iposurrenalismo grave e la tubercolosi polmonare con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria e dispnea a riposo. Citiamo, poi, l’epilessia generalizzata con crisi quotidiane, l’epilessia generalizzata con crisi plurisettimanali in trattamento e l’epilessia localizzata con crisi plurisettimanali o quotidiane in trattamento.

L’INPS riconosce come malattie invalidanti anche l’Alzheimer con depressione e deliri ad esordio senile e la sindrome cerebellare grave. Infine, si ha diritto alla pensione di invalidità con l’emiparesi grave o emiplegia associata a disturbi sfinterici. Non dimentichiamo che l’assegno di invalidità viene erogato anche ai ciechi assoluti e ai sordi.

Importo della pensione di invalidità

In base alla percentuale di invalidità riconosciuta si ha diritto ad un assegno di invalidità. Con la percentuale del 100% verranno erogati 286,81 euro al mese per 13 mensilità. Si aggiunge, poi, l’indennità di accompagnamento pari a 520,29 euro al mese. La pensione, infine, spetta a tutti i cittadini con percentuale di inabilità compresa tra il 74 e il 99%.

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