Sei mesi di pensione regalata ai giovani: la nuova incredibile opportunità

Per i giovani è in arrivo una nuova incredibile misura che gli permettere di ottenere ben sei mesi di pensione regalata: ecco di cosa si tratta e come ottenerla.

La nuova Riforma delle Pensioni 2023 è già sul tavolo di discussione del Governo: in essa è contenuta, per il momento anche un’importante occasione per i giovani. Questa categoria, infatti, è quella che al momento risulta più svantaggiata. I giovani di oggi hanno problemi ad inserirsi nel mondo del lavoro e incerto risulta ancora essere il loro futuro.

pensione giovani

Secondo le recenti previsioni, infatti, costoro dovranno aspettare oltre la soglia dei 70 anni per accedere, in futuro, al pensionamento per vecchiaia. Una misura in vaglio, tuttavia, potrebbe permettergli una maggiorazione dei contributi e fino a sei mesi di pensione regalata all’anno. 

Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare per ottenerla.

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Bonus giovani: ecco come ottenere fino a sei mesi di pensione regalata

La futura entrata a regime dei sistema di calcolo contributivo puro non permetterà il diritto all’integrazione al trattamento minimo di pensione per coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1995. Dunque, nuove misure per i giovani si ritengono necessarie: ciò perché verranno a mancare delle garanzie minime vitali in loro tutela. 

Andrà creata, dunque, una collegata ed eventualmente graduata rispetto al numero di anni di lavoro e di contributi versati. E’ importante valorizzare a livello previdenziale tutti i periodi di disoccupazione e di formazione spesi al di fuori del mondo del lavoro. Solo in questo modo si potrà permettere, in futuro, l’accesso ad un assegno pensionistico che assicuri uno standard di vita accettabile.

Per questo motivo, i giovani potranno ottenere un anno di contributi in più ogni anno di lavoro effettuato: una misura che potrebbe rivelarsi davvero utile.

Come funzionerebbe questa misura

Qualora tale misura dovesse essere approvata, si introdurrebbe nel nostro ordinamento un sistema di bonus contributivi in grado di compensare i periodi di inattività lavorativa o di formazione. In questo caso, dunque, i bonus contributivi scatterebbero in una misura misura che va dal 20 al 50 per cento. 

Senza dubbio, per costituire tale misura vantaggiosa per i giovani si dovrebbe istituire un fondo ad hoc: l’ipotesi è che tale fondo, almeno inizialmente, possa essere alimentato dalla contribuzione previdenziale generale. Di certo nei prossimi mesi si riceveranno ulteriori informazioni in merito e la situazione apparirà sicuramente più chiara.

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