Pensioni di reversibilità, l’Inps vara l’aumento natalizio: scopri se ne hai diritto

Prima di Natale un gradito aumento mensile per le pensioni di reversibilità. Il “regalo” però non riguarderà tutti.

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Pensioni in aumento prima di Natale, questo il regalo che molti contribuenti italiani si ritroveranno nel proprio assegno mensile. Si tratta degli aventi diritto alla pensione di reversibilità. Non sarà necessario presentare domanda in questo caso, l‘aumento avverrà in modalità automatica. Il tutto seguirà la logica del reddito personale del cittadino in questione. L’aumento, insomma, sarà calcolato in base alla presenza o meno di altre fonti di reddito all’interno del nucleo familiare stesso. Da considerare eventualmente la presenza di figli a carico.

Chiaramente, la pensione di reversibilità aumenta nel caso in cui, ad esempio, il contribuente rimasto solo risulta essere rimasta effettivamente sola, senza figli a carico e senza la presenza di ulteriori redditi da lavoro. Al raggiungimento dei 64 anni di età, in alcuni casi sarà possibile percepire un aumento dell’assegno mensile di oltre 420 euro. La classica quattordicesima versata a luglio potrebbe essere quindi, in alcuni casi, garantita a dicembre, stando alle ultime comunicazioni ufficiali Inps.

Pensione di reversibilità: l’Inps detta i criteri che porteranno al bonus natalizio

Il prossimo dicembre, quindi, l’Inps provvederà al pagamento automatico della quattordicesima solo ad alcuni titolari di pensione di reversibilità. Tra questi coloro i quali godranno del requisito anagrafico a partire dallo scorso primo di agosto. L’operazione riguarderà le pensioni della gestione privata ex Enpals. Per la gestione pubblica, invece, il requisito vale dal primo luglio. Da ricordare che la soglia anagrafica è attestata ancora sui 64 anni d’età. Gli aumenti partiranno da un minimo di 437 euro fino ad un massimo di 655 euro.

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Gli importi in questione andranno a scendere per coloro i quali percepiscono una pensione con un reddito inferiore o pari a 13.405,08 euro. 420 euro andranno ai lavoratori autonomi con contributi fino a 28 anni, 336 euro con una anzianità contributiva fino a 15 anni per chi  è dipendente e fino a 18 anni per chi è lavoratore autonomo. Nel caso, inoltre, di parità di condizioni reddituali le quote spettanti salgono a 504 euro con 25 anni di retribuzione per i lavoratori dipendenti e 28 anni per gli autonomi.

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