Permessi 104 e congedo straordinario: si perdono con la prescrizioe, i chiarimenti INPS

L’INPS ha specificato i termini di prescrizione dei permessi 104 e del congedo straordinario, previsto dal D.lgs.151/2001 per assistere familiari disabili.

La Legge 104 stabilisce una serie di vantaggi fiscali, sociali ed economici per i soggetti affetti da disabilità grave e per i loro familiari, per assicurare il rispetto della dignità umana, della libertà e dell’autonomia dei disabili.

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Permessi 104 – InformazioneOggi.it

Con specifico riferimento all’ambito lavorativo, i dipendenti hanno il diritto di richiedere i permessi 104 e il congedo straordinario. In cosa consistono?

Permessi 104 e congedo straordinario: il regime giuridico della prescrizione

Il Messaggio n.2204 dell’8 giugno 2021 ha chiarito che ai permessi ai sensi dell’art. 33 della Legge 104/1992 e al congedo straordinario ex art. 42 D.lgs.151/2001 si applica la prescrizione ordinaria di 10 anni, perché la normativa di riferimento non stabilisce termini differenti.

Di recente, inoltre, è intervenuta un’importante novità, relativa alla platea di beneficiari dei permessi. È, infatti, stata abolita la figura del referente unico. Ma procediamo per gradi e analizziamo, nel dettaglio, la disciplina dei permessi 104 e del congedo straordinario.

Permessi 104: a chi sono rivolti?

La Legge 104 del 1992, sancisce il diritto ad ottenere dei periodi di permesso retribuito, a favore dei lavoratori disabili o dei loro caregivers.

In particolare, spettano:

  • 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore (2 ore di permesso nell’ipotesi di orario lavorativo di almeno 6 ore, oppure 1 ora di permesso, se l’orario è minore di 6 ore al giorno);
  • 2 anni di congedo straordinario, nell’intera carriera professionale, fruibile anche in modo frazionato;
  • prolungamento, fino a 3 anni, del congedo parentale per figli disabili, fino a quando il minore non avrà compiuto 12 anni.

Non perdere il seguente approfondimento: “Permessi 104: come averli? Tutte le regole per non perdere le agevolazioni“.

Congedo straordinario: in cosa consiste l’ordine di priorità?

Il congedo straordinario biennale spetta ai lavoratori dipendenti che assistono un familiare affetto da handicap grave. Non tutti, però, possono richiedere il beneficio, perché la concessione è subordinata al rispetto di un preciso ordine di priorità. Nello specifico:

  • coniuge convivente, parte dell’unione civile o convivente di fatto del disabile grave;
  • padre o madre (anche adottivi o affidatari) del disabile, se il coniuge, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto sono mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
  • figlio convivente, se il coniuge, il padre o la madre del soggetto disabile sono mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
  • fratello o sorella convivente, in caso di mancanza, decesso o malattie invalidanti del coniuge, dei genitori o del figlio convivente del disabile grave;
  • parente o affine entro il terzo grado convivente, se tutti gli altri soggetti sono mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.

Il congedo e i permessi 104 sono utilizzabili anche da parte di più beneficiari, per prestare assistenza allo stesso soggetto. In ogni caso, bisogna rispettare la soglia dei 3 giorni al mese e dei 2 anni complessivi per ogni disabile.

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Cosa succede con l’abolizione del referente unico?

Dallo scorso agosto, è stata profondamente modificata la disciplina dei permessi 104. È, infatti, stata abolita la figura del cd. referente unico; di conseguenza, anche più familiari del disabile grave possono richiedere il beneficio, rispettando il limite dei 3 giorni al mese.

Il Decreto Legislativo n. 105 del 2022 (modificativo dell’art. 33 della Legge 104) attua la direttiva UE 2019/1158, che tutela l’equilibrio tra lo svolgimento dell’attività lavorativa e la vita familiare per i genitori e i caregivers.

A chiarire la portata delle modifiche è il Messaggio INPS n. 3096 del 5 agosto 2022.

L’agevolazione potrà essere accordata, su domanda, a più soggetti, che dovranno utilizzarla in maniera alternata. Al riguardo, la Legge 104 sottolinea che hanno diritto ai permessi:

  • le persone disabili gravi;
  • i genitori (anche adottivi o affidatari) del disabile grave;
  • il coniuge del soggetto disabile;
  • i parenti e gli affini entro il 2° grado del disabile grave, oppure i parenti o affini di 3° grado, nel caso in cui i genitori o il coniuge del disabile abbiano compiuto 65 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti.

Le novità per il congedo straordinario

Il Decreto Legislativo n. 105 del 2022 ha introdotto delle innovazioni anche relativamente al congedo straordinario. Il Messaggio INPS del 5 agosto 2022, infatti, evidenza l’introduzione del “convivente di fatto di cui all’art.1, comma 36, della Legge 20 maggio 2016, n. 76”, tra i soggetti titolari del beneficio, al pari del coniuge e della parte dell’unione civile.

In seguito alla modifica, infine, si ha diritto al congedo straordinario anche se la convivenza non sussiste al momento dell’invio della domanda, ma viene instaurata dopo la richiesta dell’agevolazione. Deve, però, durare per tutta la fruizione del permesso.

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