Piazza Affari, venerdì 13 agosto: chiusura positiva, bene Exor

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

immagine borsa italiana
Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La settimana che precede il weekend di Ferragosto si conclude, per la Borsa di Milano, con la nona chiusura giornaliera consecutiva in guadagno. La seduta odierna è stata caratterizzata, come le precedenti, da una lieve salita degli indici azionari, in un contesto di mercato sempre caratterizzato da bassa volatilità e scarsa attività degli investitori, anche perché siamo nel periodo in cui molti professionisti del settore preferiscono interrompere l’attività lavorativa e andare in vacanza.

Il Ftse Mib, su base settimanale, evidenzia un rialzo del 2,51%, stessa performance registrata la scorsa settimana. La quotazione attuale dell’indice principale di Piazza Affari non veniva raggiunta dal settembre 2008, quando il Ftse Mib era in pieno trend ribassista a causa della crisi subprime, che ha determinato ingenti perdite in borsa per i titoli bancari e dalla quale l’indice italiano non si era mai realmente ripreso, prima del rally di quest’anno. Da gennaio 2021 ad oggi, infatti, il Ftse Mib è salito di circa il 20%, mentre la miglior performance del 2021, tra i mercati europei, è quella di Parigi, con il CAC 40 in guadagno del 24% circa.

La sensazione è che gli operatori, prima di effettuare scelte operative di una certa rilevanza, in grado riportare la volatilità su livelli più elevati, siano in attesa di avere ulteriori indicazioni circa l’impatto che la variante Delta del Covid-19 potrà determinare dal punto di vista sanitario ed economico. Altra variabile fondamentale per il futuro dei mercati è rappresentata dalle prossime mosse della Federal Reserve, soprattutto al riguardo delle tempistiche del tapering: secondo i due terzi degli economisti intervistati nell’ambito di un sondaggio condotto da Reuters, la Fed presenterà il proprio piano di riduzione degli acquisti di titoli dalle banche durante il meeting di settembre.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Milano

Queste le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • FTSE MIB (Milano): +0,36% a quota 26.652,56 punti indice
  • FTSE 100 (Londra): +0,35%
  • SMI (Zurigo): +0,28%
  • DAX (Francoforte): +0,25%
  • IBEX 35 (Madrid): +0,23%
  • CAC 40 (Parigi): +0,20%

L’Euro Stoxx 50, indice composto dai titoli azionari delle 50 principali società europee per capitalizzazione di mercato, chiude la seduta con una performance di +0,08%.

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Titoli migliori del Ftse Mib

  • Exor: +1,67%
  • Leonardo: +1,54%
  • Atlantia: +1,51%
  • Campari: +1,20%
  • Interpump Group: +1,16%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: +1,10%
  • Hera: +1,09%
  • Snam: +1,00%
  • A2a: +0,99%
  • Banca Generali: +0,96%

Titoli peggiori del Ftse Mib

  • Saipem: -0,64%
  • Diasorin: -0,53%
  • Bper Banca: -0,52%
  • Nexi: -0,51%
  • Poste Italiane: -0,51%
  • Prysmian: -0,46%
  • Cnh Industrial: -0,41%
  • Unipol: -0,37%
  • Fineco: -0,37%
  • Tenaris: -0,34%

Stati Uniti: fiducia dei consumatori in calo

Clima vacanziero anche a Wall Street, come già raccontato nei giorni scorsi e in linea con quanto detto al riguardo della seduta europea, con gli indici poco mossi e che difficilmente saranno in grado di effettuare movimenti interessanti da qui a fine seduta, dato che siamo alla vigilia di Ferragosto. Queste le performance evidenziate dai principali indici di Wall Street, alle 18:35 ora italiana:

  • Nasdaq 100: +0,20%
  • Dow Jones: +0,08%
  • S&P 500: +0,05%

Alle ore 16, è stato pubblicato l’indice di fiducia dei consumatori statunitensi, elaborato dell’Università del Michigan, con riferimento al mese di agosto. Il rilascio preliminare del dato è risultato pari a 70,2 ovvero in netto ribasso rispetto all’81,2 del mese di luglio. Trattandosi di un dato in grado di dare indicazioni sulla dinamica futura della spesa dei consumatori, questa contrazione potrebbe anticipare un calo della spesa per consumi ed investimenti e, di conseguenza, un indebolimento delle pressioni inflazionistiche, che stanno caratterizzando l’economia statunitense negli ultimi mesi.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: nuova accelerazione del Bitcoin

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, sale leggermente a quota 106 punti base, in aumento di un solo punto rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp rimane stabile a +0,55%; il rendimento del Bund risulta pari a -0,51%. In ribasso il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che attualmente è pari a +1,30%, in calo di 7 punti base rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.

Riparte con forza la salita del Bitcoin, dopo tre sedute di ribasso, dovute ad una fisiologica pausa del nuovo trend rialzista, partito nei giorni precedenti e che potrebbe portare la criptovaluta più famosa, nelle prossime settimane, in area 58.000 dollari e poi, eventualmente, a ritoccare il massimo storico in area 64.900 dollari. La candela giornaliera attualmente in corso sta riassorbendo quasi totalmente il calo delle scorse tre sedute, importante segnale di forza. Il Bitcoin quota attualmente 46.500 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +4,65%.

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Nel mercato valutario, in netto rialzo il cambio Euro/Dollaro Usa, che viene scambiato ad un tasso di 1,1800, corrispondente ad una performance di +0,63% su base giornaliera. Il movimento rialzista del cambio valutario più importante del Forex si è accentuato dopo il rilascio del dato deludente sull’indice di fiducia dei consumatori, che ha determinato un generale indebolimento della valuta statunitense.

Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in ripresa il prezzo dell’oro, spinto al rialzo dal deprezzamento del dollaro Usa: quota attualmente 1.777 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +1,39% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Scende, invece, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 68,55 dollari al barile, con una performance di -0,67% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 70,66 dollari al barile, con una variazione di -0,91% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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