Piazza Affari, venerdì 3 settembre: chiusura in ribasso, scende Banco Bpm

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.

immagine borsa italiana
Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La Borsa di Milano conclude l’ultima seduta della settimana in territorio negativo, in un contesto caratterizzato da performance negative da parte di tutti i principali indici azionari europei. La chiusura in rosso delle borse europee deriva principalmente dai ribassi osservati a Wall Street in apertura di seduta, dopo che i dati sul mercato del lavoro statunitense, molto attesi, hanno ampiamente deluso le aspettative. Fino alle ore 15, infatti, il Ftse Mib era rimasto nei pressi dei livelli della vigilia, dopodiché, l’apertura negativa dell’azionario statunitense alle ore 15:30, ha determinato un calo generalizzato degli indici europei, che ha portato il listino principale di Piazza Affari a perdere circa un punto percentuale. Nonostante ciò, la Borsa di Milano chiude la settimana in leggero rialzo, con il Ftse Mib che registra una performance di +0,30% rispetto al livello di chiusura dello scorso venerdì.

In mattinata, hanno deluso le aspettative anche i dati riguardanti il tasso di crescita dell’attività nel settore terziario, sia in Cina che nell’area euro, con riferimento al mese di agosto. L’indice dei responsabili degli acquisti del settore dei servizi in Cina, nel mese di agosto, è risultato pari a 46,7, in netto calo rispetto al 54,9 registrato a luglio. Si tratta di un dato che, essendo inferiore alla soglia di 50, segnala una importante contrazione del settore dei servizi nella seconda economia mondiale. Al di sotto delle stime anche le rilevazioni dell’indice PMI dei servizi relative all’Eurozona, dove è emerso un valore di 59, inferiore sia rispetto alle attese (59,7) che in confronto alla lettura precedente (59,8). Stesso discorso per l’Italia, dove l’indice PMI dei servizi è risultato pari a 58,0, a fronte del 58,5 stimato dagli analisti.

La chiusura dei mercati azionari europei: il peggiore è Madrid

Di seguito, le performance registrate, su base giornaliera, dai principali indici azionari europei:

  • IBEX 35 (Madrid): -1,36%
  • CAC 40 (Parigi): -1,08%
  • SMI (Zurigo): -0,64%
  • FTSE MIB (Milano): -0,55%
  • DAX (Francoforte): -0,39%
  • FTSE 100 (Londra): -0,34%

L’Euro Stoxx 50, indice composto dalle 50 principali società europee per capitalizzazione di mercato, chiude la seduta in ribasso dello 0,73%, evidenziando il sentiment negativo che ha prevalso oggi nei mercati azionari europei.

Titoli migliori del Ftse Mib

Performance positive soltanto per i seguenti titoli azionari, tra quelli inclusi nel calcolo dell’indice principale della Borsa di Milano:

  • Unicredit: +0,65%
  • Diasorin: +0,45%
  • Stellantis: +0,04%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli azionari più venduti, invece, sono stati i seguenti:

  • Banco Bpm: -1,95%
  • Telecom Italia: -1,62%
  • Tenaris: -1,60%
  • Saipem: -1,57%
  • Atlantia: -1,53%
  • Poste Italiane: -1,47%
  • Moncler: -1,46%
  • Amplifon: -1,39%
  • Buzzi Unicem: -1,34%
  • Unipol: -1,31%

Wall Street: indici nei pressi della parità dopo il dato NFP deludente

Dopo una partenza in territorio negativo, successiva ai dati inferiori alle aspettative, riguardanti l’aumento dell’occupazione nel mese di agosto, gli indici di Wall Street si muovono attualmente nei pressi della parità. Anche la seduta odierna, come le tre precedenti, sta sviluppando un contesto di trading range a bassa volatilità, come risulta evidente dalla conformazione delle candele sul grafico giornaliero, caratterizzate da un corpo e un range minimo-massimo molto ristretti. C’è stato un incremento repentino della volatilità soltanto tra le 14:30 e le 16:00, ovvero dalla pubblicazione del dato fino alla prima mezz’ora di negoziazione di Wall Street, ma il mercato non ha preso una direzione precisa, tanto che i massimi e minimi (temporanei) di seduta sono stati registrati proprio nell’intervallo temporale indicato.

Questo l’andamento evidenziato dai principali indici azionari statunitensi, alle 17:55 ora italiana:

  • Nasdaq 100: +0,30%
  • S&P 500: -0,12%
  • Dow Jones: -0,25%

Il dato sui Non Farm Payrolls, ovvero la variazione delle buste paga nel mese di agosto (ad esclusione del settore agricolo), ha evidenziato che l’economia statunitense ha creato soltanto 235.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto del valore pari a +665.000 unità stimato dagli analisti e in netto ribasso rispetto alle 800.000 nuove buste paga rilevate nel mese di luglio. Questa lettura deludente potrebbe indurre la Federal Reserve a rinviare il momento della partenza del tapering e, quando ciò dovesse avvenire, a definire un piano di rientro dagli stimoli monetari ancora più prudente e graduale di quello anticipato da Jerome Powell, durante il Simposio di Jackson Hole dello scorso venerdì.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: sale il Bitcoin, arriva il breakout?

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, sale leggermente a 106 punti base, in rialzo di un solo punto rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp sale a +0,70%; in aumento anche il rendimento del Bund, pari a -0,36%. In leggero rialzo anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), che risulta pari a +1,32%, in aumento di due punti base rispetto alla chiusura di ieri..

Sale con decisione il prezzo del Bitcoin, che sembra in grado, in chiusura della candela odierna, di effettuare il breakout dell’importante soglia psicologica dei 50.000 dollari, che ieri ha respinto un nuovo tentativo di rottura rialzista. Infatti, attualmente, il Bitcoin quota 50.653 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +2,80%. Si ricorda che il breakout potrà ritenersi confermato soltanto qualora il prezzo rimanga al di sopra dei 50.000 dollari anche in chiusura della candela giornaliera.

Nel mercato valutario, sale leggermente il cambio valutario Euro/Dollaro Usa, che quota attualmente 1,1883 dollari, corrispondenti ad una performance di +0,09% su base giornaliera.

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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in rialzo il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.830 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +1,10% rispetto all’ultimo valore di chiusura. In leggero ribasso, invece, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 69,60 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di -0,50% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 72,72 dollari al barile, con una variazione di -0,42% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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