Poste, stop alla piattaforma della cessione dei crediti: che succede

Bloccata la piattaforma della cessione dei crediti, anche edilizi, di Poste Italiane: cosa succede e di cosa si tratta, i dettagli

Di recente, come si evince da più parti, la piattaforma delle cessione dei crediti, anche quelli edilizi, di Poste Italiane è stata bloccata, sospesa: ma di cosa si tratta e cosa sta succedendo.

Poste, stop alla piattaforma della cessione dei crediti: che succede
Poste Italiane (fonte foto: Adobe Stock)

Desta attenzione ed interesse la questione inerente il blocco della piattaforma della cessione dei crediti, anche quelli edilizi, come detto di Poste Italiane, che, come si legge da guidafinestra.it, segue quanto fatto da Cassa Depositi e Prestiti, la controllante. Grande attenzione sul tema da parte della politica, in cerca di soluzioni alla questione.

Come viene riportato da più parti e come si può leggere sul sito, di recente Poste ha comunicato agli utenti un messaggio breve in cui si legge in particolare che “Si informa che la piattaforma per il servizio di acquisti di crediti di imposta non è attiva”.

Guidafinestra.it fa cenno ad una chiusura dei rubinetti, per così dire, da parte di Poste, circa le acquisizioni dei crediti dei vari bonus, in prima linea quelli edilizi.

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Argomento importante, quello in oggetto dopo la mossa di Poste Italiane, che come si legge su guidafinestra.it viene ritenuta essere prevedibile poiché già di recente a chiudere le linee dei cessioni di crediti era stata cassa Depositi e Prestiti, la quale controlla per il 35% l’agenzia postale e finanziaria.

Ad essere menzionato è l’articolo 28 e i relativi effetti che finirebbero per determinare in primo luogo una corsa alla cessione dei crediti entro il giorno 7 febbraio, quella che rappresenta il termine prima dell’ingresso della stretta legata al Sostegni Ter. Dall’altro lato, si legge, ancora, causa anche la chiusura al credito di banche, in particolar modo le piccole, e ancor di più sta dando vita ad un blocco delle attività edilizie a proposito dei crediti da bonus e Superbonus.

Viene spiegato che il caso inerente Poste Italiane risulta essere intenso poiché vi si erano rivolti molti imprenditori edili, chi aveva riscontrato linee di credito accessibili in confronto a quelle delle banche.

Attiva la politica, in cerca di una soluzione che, si legge, permetta l’accesso al credito che blocchi le truffe in relazione ai mancati controlli. Attivo anzitutto il Movimento 5 Stelle, ma ne discute anche l’opposizione, si legge su guidiafinestra.it, come nel caso del Senatore Andrea de Bertoldi (FdI) che chiede la modifica al dl Sostegni ter rispetto al tema in questione che “sta paralizzando l’ittero settore, rispiando di far fallire centinaia di imprese italiane”.

Quest’ultimo ha definito “Inaccettabile cambiare le regole in corso d’opera, non prevedendo gli effetti deleteri sull’economia e sull’occupazione che queste potrebbero generare”. Ha anche aggiunto che le banche non acquistano più crediti di imposta, le imprese nel settore edizioni non hanno modo di pagare gli operai e per quanto riguarda i cittadini vi sono “caos” e “incertezza“.

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Intanto, le organizzazioni degli imprenditori si fanno sentire, come nel caso di Confartigianato che ha annunciato una mobilitazione riguardante “via la norma che blocca la cessione dei crediti”. 

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