Prestito agevolato con Legge 104: attenzione a questi requisiti fondamentali

Ottenere un prestito agevolato con la Legge 104 richiede l’iscrizione all’A.N.D.I. ed essere in possesso di alcuni requisiti. Scopriamo i dettagli.

Negli ultimi anni ottenere un prestito dagli Istituti bancari è diventato più semplice grazie all’accesso al credito per privati e piccole e medie imprese. Quest’opportunità permette anche alle famiglie di ottenere una piccola somma di denaro per poter far fronte alle spese impreviste e, per le aziende, serve a migliorare i bilanci aziendali.

Prestito agevolato con Legge 104: attenzione a questi requisiti fondamentali

Le persone che assistono un familiare con disabilità hanno diritto alla Legge 104, che offre una serie di agevolazioni tra cui la possibilità di ottenere un prestito agevolato.

In Italia, sono previste una serie di finanziamenti agevolati grazie alla convenzione che l’Associazione Nazionale Disabili Italiani ha stretto con banche e istituti finanziari.

Sfruttando questa partnership, le persone che hanno diritto al riconoscimento della Legge 104 possono accedere ad un prestito agevolato, tramite la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

In quest’ultimo caso, è possibile beneficiare dell’accordo che l’Inps ha stretto con vari istituti bancari, con lo scopo di garantire tassi di interesse, ai pensionati, inferiori rispetto a quelli di mercato.

Prestito agevolato con Legge 104: quali sono i requisiti per accedervi

Gli aventi diritto alle agevolazioni concesse dalla Legge 104 che intendono chiedere un prestito agevolato devono essere iscritti alla Associazione Nazionale Disabili Italiani. Di fatto, l’ANDI ha stretto una convenzione particolare con diversi istituti bancari, tramite l’intercessione dell’INPS.

Tale convenzione è dedicata agli invalidi e ai portatori di handicap gravi, con lo scopo di offrire loro l’accesso al credito a condizioni vantaggiose.

Si tratta di una delle tante agevolazioni previste dalla Legge 104, indirizzata ad una categoria di persone che subiscono già una serie di limitazioni a causa del loro condizioni di salute.

Per questo motivo, lo Stato ha pensato di offrire loro dei benefici, come ulteriore sostegno per far fronte ad alcune difficoltà.

Per poter chiedere un prestito agevolato con Legge 104 è dunque necessario essere iscritti all’associazione Nazionale Disabili Italiani, pagando una quota annuale pari a €25, ed essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Riconoscimento dello stato di invalidità civile superiore al 74%
  • Non essere solo percettori di pensione di invalidità civile
  • Aver ottenuto il riconoscimento delle agevolazioni previste dalla legge 104.

Come presentare richiesta di finanziamento con la legge 104

Per presentare la richiesta di prestito agevolato è necessario essere in possesso dei requisiti descritti sopra. Inoltre, occorre seguire un iter prestabilito tenendo conto che, oltre all’assegno di invalidità, è necessario essere titolari di altri redditi per poter accedere al prestito agevolato.

Ci stiamo riferendo, ad esempio, ad una pensione di reversibilità, alla pensione di vecchiaia o ad un regolare stipendio.

Solo a queste condizioni sarà possibile procedere con la richiesta del prestito agevolato, che verrà rimborsato attraverso la cessione di un quinto del reddito. In questo caso, dunque, il reddito rappresenta una garanzia per l’istituto finanziario.

La domanda deve essere presentata direttamente all’INPS. L’istituto fa da intermediario con la banca e verifica la sussistenza dei requisiti per accedere al prestito agevolato.

È, infatti, compito dell’Istituto previdenziale accertare la presenza dei presupposti necessari per accedere al prestito con Legge 104 ed eventualmente approvare richiesta.

Se la domanda viene accolta, il richiedente riceverà la somma di denaro oggetto della richiesta. Questa categoria di prestito non è finalizzata, pertanto non è necessario comunicare la motivazione per la quale si sta effettuando la richiesta di credito.

La restituzione avviene attraverso il versamento di rate a cadenza mensile. Il calcolo dell’importo tiene conto del tetto massimo di un quinto dello stipendio o della pensione di vecchiaia/ reversibilità posto a garanzia del prestito.

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