Prezzo del pellet triplicato? Ecco una soluzione per risparmiare a lungo termine

Il prezzo del pellet è triplicato nel giro di pochi mesi, esiste una soluzione per risparmiare a lungo termine.

Sono diverse le persone che hanno deciso di crearsi una indipendenza dal mercato del pellet. Il riscaldamento alternativo al gas più utilizzato può essere alimentato senza subire i rincari?

truffa sul Pellet
Adobe Stock

È ciò che si è domandato chi ha pensato bene di introdurre sul mercato sistemi per realizzare il pellet a casa. Nel dettaglio si tratta di macchinari appositi, pellettatrici domestiche.

Dato il larghissimo consumo che ne viene fatto, il pellet è facilmente reperibile sia presso rivenditori compreso l’acquisto on-line. Il pellet che generalmente è venduto in sacchi da 15 kg è passato tuttavia dai circa 5 euro fino ai 15 euro per un sacchetto.

Per evitare gli aumenti dei prezzi esiste una soluzione che sul lungo termine può ammortizzare i costi del riscaldamento. Realizzare pellet fai da te di buona qualità non è così complicato. Tramite le pellettatrici, è possibile infatti per quasi tutti produrre l’alimentazione per le stufe senza troppe difficoltà.

La stufa a pellet è tra i sistemi di riscaldamento più diffusi nelle abitazioni delle famiglie italiane. Oggi è inoltre una valida alternativa alle tradizionali caldaie a gas. Evitare di comprare il pellet per auto produrlo è oggi possibile facendo attenzione in primo luogo alle materie prime.

Come risparmiare nel riscaldamento con le stufe a pellet?

La prima cosa da avere a disposizione prima di acquistare una macchina per produrre il pellet è la materia prima dal quale verrà prodotto; senza di questa, infatti, la pellettatrice diverrebbe inutile. La materia prima utile da avere a disposizione sono la legna e i suoi derivati; essi non sono però l’unico materiale da cui si ricava il pellet.

Si può produrre pellet a partire da scarti di fieno, paglia o mangimi; sansa di olive; scarti di riso o mais o ancora altri derivati biologici di natura vegetale. Utilizzando questi sottoprodotti si può ottenere l’agripellet; un prodotto funzionale al riscaldamento anche se meno efficiente e con un più alto contenuto di ceneri.

La soluzione del pellet fai da te è quindi particolarmente adatta a chi possiede un giardino, un orto o un frutteto; è necessario avere cioè un buon approvvigionamento naturale di legna o sottoprodotti derivanti dalla potatura di piante e alberi che necessitano di essere smaltiti.

Quanto cosa una pellettatrice domestica? Essa richiede un investimento che va dai 2 mila ai 6 mila euro. Il Pellet prodotto può conservato a lungo in un ambiente secco, ventilato e ben riparato. Stando ai prezzi attuali del pellet considerando una spesa annuale per riscaldare un ambiente di 65 mq per sei ore al giorno, sono necessari circa tre anni per ammortizzare i costi iniziali.

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