Con i quadri M e T nel modello 730/2025 si rivoluzionano i redditi, come utilizzarli.
Dopo gli interventi del Decreto Adempimenti, ex art. 2 comma 1, del DLGS n.1/2024, il modello 730 si trasforma: nuovi quadri M e T per il 2025. Potrebbe divenire modello generalizzato per le dichiarazioni di chi non ha Partita IVA.

Con il modello 730 del 2024 erano già stati inseriti il quadro W per le informazioni inerenti gli investimenti e le attività all’Estero di natura finanziaria a titolo di proprietà o altro diritto reale, al di là della modalità di acquisizione. Comprendendo le imposte sostitutive relative come IVAFE, IVIE e imposta cripto-attività.
E ancora il quadro L con le sezioni II e III e i dati sulla rivalutazione dei terreni e l’imposizione di alcuni redditi capitale. Ecco sono proprio queste ultime sezioni che si spostano nei nuovi quadro del modello 730/2025, i quadri M e T.
Come compilare i Quadri M e T nel modello 730/2025: indicazioni pratiche
Si indagano i Quadri Me e T del modello 730/2025. Le indicazioni pratiche per capire come compilarli.

Nel Quadro M c’è la sezione I in cui si indicano i redditi con tassazione separata. Indennità, anticipazioni per cessazione di rapporti di agenzia, dalle funzioni notarili e degli sportivi professionisti alla fine della loro attività. Si indicano le indennità e le plusvalenze per cui non si vuol avere tassazione ordinaria. Ad esempio, le indennità che spettano come risarcimento di tipo assicurativo.
Accoglie le somme dei rimborsi di oneri per cui si è usufruito in passato, delle detrazioni d’imposta, e dei rimborsi dei periodi precedenti del reddito totale.
Anche i redditi percepiti come erede e legatario vanno inseriti, come anche gli emolumenti arretrati in qualità di dipendente. Pure le indennità e anticipazioni per la fine di collaborazioni continuative o per progetti a tassazione separata.
La Sezione II A è per i redditi con imposta sostitutiva. Redditi di capitale come quelli di fonte estera che sono diversi da quelli che costituiscono il reddito complessivo. Quelli percepiti senza intermediari, sempre che non si scelga la tassazione ordinaria. Altri redditi come compensi per lezioni private, bonus e proventi da beni sequestrati e attività di noleggio occasione i navi e imbarcazioni, sono da riporre in questa sezione.
Invece, la sezione II B sempre dello stesso quadro, contiene l’opzione per l’imposta sostitutiva applicabile al regime per i pensionati all’Estero.
Come compilare l’ultima sezione? Guida per non commettere errori
Si giunge agli ultimi elementi in esame, il quadro T e le sezioni rimaste che servono per avere il quadro completo della nuova modalità di dichiarazione dei redditi.

Se invece si devono indicare premi per assicurazioni sulla vita per riscatto del contratto, rivalutazione terreni e redditi da pignoramento presso terzi, ci sono le sezioni IIIA, IIIB, IIIC.
Il quadro T ha 9 sezioni, si dichiarano: redditi che derivano da cessioni, obbligazioni, dati sulla rideterminazione del valore delle partecipazioni, quote e diritti non negoziato da mercati regolamentati. Anche plusvalenze da partecipazioni qualificate.
L’anno scorso si pagava l’imposta sul valore della IVCA con la liquidazione del 730 con il quadro W, ma i proventi delle criptovalute ricadevano comunque nel quadro RT modello redditi aggiuntivo.
Dal 2025, il quadro W accoglie cripto attività non detenute con intermediario italiano e bollo del 2 per mille. Mentre il quadro T riguarda redditi diversi, tra cui cripto attività con imposta sostitutiva del 26% posta con legge di Bilancio del 2023. Nel 2026 passerà al 33%.