Revoca dell’invalidità civile: in questo caso si rischia grosso

La legge prevede la revoca dell’invalidità civile in un caso ben preciso. Ma ci sono delle eccezioni, che impediscono la perdita definitiva del beneficio.

In base a quanto stabilito dalla legge, l’assenza dell’invalido alla visita di revisione dello status di invalidità civile può determinare la sospensione e la revoca del beneficio economico. L’istituto previdenziale ha attivato una procedura online per gli accertamenti del ispettorato tecnico medico legale. In pratica, è disponibile una nuova funzionalità che permette di gestire in maniera automatizzata la revisione dell’invalidità civile.

revoca dell'invalidità civile
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Tuttavia per alcuni soggetti è ancora prevista la visita diretta. Coloro che risultano assenti e per i quali non avviene l’elaborazione del verbale di visita, è prevista la registrazione automatica dell’assenza a partire dal terzo giorno dalla data di convocazione.

Dunque, il soggetto interessato riceve una comunicazione, generata in maniera automatica dal sistema, nella quale viene informato della sospensione della pensione di invalidità. Nella medesima comunicazione, il soggetto è invitato a presentarsi entro 90 giorni, fornendo un’idonea giustificazione all’assenza.

Revoca dell’invalidità civile: ecco quando si verifica

L’istituto previdenziale è sottoposto ad un obbligo normativo che prevede di verificare periodicamente la presenza dei requisiti che danno accesso alla pensione di invalidità. Tale verifica viene eseguita mediante una visita medica, utile a valutare l’evoluzione del quadro sanitario nel corso del tempo.

Per questo motivo, il soggetto interessato riceve una convocazione per sottoporsi ad una visita medica. La mancata presentazione alla visita comporta la sospensione della prestazione e di tutti i benefici correlati. Successivamente, la normativa prevede la revoca della pensione di invalidità civile.

Tuttavia, di recente sono state introdotte delle nuove modalità operative che permettono di rendere molto più veloce il processo di revisione dell’invalidità civile. In sostanza, è sufficiente inviare la documentazione medica, in via telematica, affinché l’INPS effettui la valutazione.

Tuttavia, ci sono diversi casi che non permettono di accedere a tale semplificazione e richiedono una visita medica diretta. In queste situazioni, l’INPS fissa un appuntamento col soggetto interessato.

Se non è possibile presentarsi alla visita di revisione dell’invalidità civile è richiesta un’adeguata giustificazione.

Secondo quanto stabilito dalla normativa attualmente in vigore, le giustificazioni idonee che ammettono l’assenza alla visita medica dell’INPS devono essere di natura amministrativa o sanitaria.

Conferma dello stato di invalidità civile

In base a quanto stabilito dalla normativa che regola e disciplina l’erogazione dell’indennità di invalidità civile, il beneficiario del sostegno economico è tenuto a sottoporsi alla visita di revisione dello status di invalidità. Si tratta di una visita medica, eseguita per conto dell’INPS, da una commissione medico legale con lo scopo di verificare la sussistenza dei requisiti che danno accesso all’indennità.

Occorre ricordare che in presenza di determinate condizioni la revisione può venire anche senza visita medica. Quest’eccezione si verifica quando la documentazione sanitaria presentata dall’interessato è sufficiente a confermare o revocare l’indennità, senza che avvenga la visita medica.

Questa novità, introdotta dal decreto legge del 2020, ha lo scopo di snellire le procedure di revisione dello status di invalidità.

In tal caso, infatti, il soggetto interessato dovrà semplicemente inviare la documentazione sanitaria in via telematica accedendo al portale dell’INPS.

In tutti i casi, in cui non è possibile valutare l’invalidità civile solo tramite la documentazione sanitaria, l’INPS provvederà a convocare il soggetto interessato per una visita diretta.

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