Riforma pensioni: il Governo pronto a dire addio alla Legge Fornero

Il Governo sta pensando al modo per superare i requisiti della Legge Fornero e accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. Ecco le novità.

Migliaia di contribuenti italiani attendono con ansia la nuova riforma delle pensioni, nella speranza che vengano superati i requisiti imposti dalla Legge Fornero. Tale norma era stata pensata nel 2011 per risanare le finanze pubbliche e non gravare eccessivamente sulle tasche dello Stato, in un periodo di profonda crisi economica. Per effetto della normativa, dal prossimo anno potrebbe essere innalzata l’età pensionabile di ulteriori 3 mesi.

legge fornero
Riforma pensioni: il Governo pronto a dire addio alla Legge Fornero (trading.it)

Il Governo, tuttavia, sarebbe all’opera per la predisposizione di misure dirette a prevenire tale aumento e lasciare intatti i presupposti per la pensione di vecchiaia e per quella anticipata. Ma al momento si tratta solo di ipotesi, perché serviranno adeguate risorse economiche. Quali sono i possibili scenari?

Pensione più tardi dal 2027? Il piano del Governo per impedire l’imposizione di nuovi requisiti

Ai sensi della Legge Fornero, ogni due anni l’età pensionabile va adeguata alle speranze di vita della popolazione. Di conseguenza, se si vive più a lungo si va in pensione più tardi. Dal 2027, dunque, potrebbero esserci delle novità per gli aspiranti pensionati, costretti a fare i conti con un inasprimento dei requisiti.

flessibilità in uscita
Pensione più tardi dal 2027? Il piano del Governo per impedire l’imposizione di nuovi requisiti (trading.it)

Il Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, tuttavia, ha dichiarato che non ci saranno cambiamenti. In realtà, delle novità erano attese per l’estate, ma l’Esecutivo deve reperire i fondi necessari e le certezze potranno arrivare solo con la nuova Legge di Bilancio. Per quanto riguarda la pensione anticipata, si starebbe pensando a Quota 41 flessibile, accessibile con 62 anni di età e 41 anni di contributi e con una penalizzazione sull’assegno spettante pari al 2% per ciascun anno di anticipo. I contribuenti con ISEE inferiore a 35 mila euro, tuttavia, non dovrebbero subire alcun taglio.

Si tratta, però, solo di un’ipotesi, visto che bisognerà aspettare la certezza delle risorse economiche spendibili nel progetto. Ma cosa succederebbe se i soldi non dovessero bastare per impedire l’adeguamento alle aspettative di vita? In tal caso, dal 1° gennaio 2027 l’età pensionabile aumenterà di 3 mesi e, dunque, per la pensione di vecchiaia saranno necessari 67 anni e 3 mesi di età. Al momento, ci sarebbe ottimismo, come ha confermato il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

Occhio, però, perché ci sarebbe un semplice congelamento dei requisiti per la pensione fino al 2028. A partire dal biennio 2029-2030, dunque, il problema dell’adeguamento si ripresenterà, considerata la crescita delle speranze di vita, che ha subito un arresto solo in seguito alla pandemia Covid.

Gestione cookie