Riscaldamento 2022, attenzione alle novità: cosa cambia ora e giorni

Novità riscaldamento 2022 dopo la firma del decreto: temperatura, zone, calendario accensione e orari: occhio agli aspetti e cosa sapere

Attenzione alta sul tema riscaldamento 2022, con novità che arrivano dopo la firma del Ministro al decreto: cosa cambia e quali novità, temperatura, calendario zone e orari accensione e i vari aspetti da sapere.

Riscaldamento
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Arrivata dunque la firma del Ministro Cingolani al decreto che va a ridurre l’accensione del riscaldamento d 1 ora al giorno, quindici giorni in meno al confronto dell’anno scorso. Nuovi limiti più stringenti in merito all’accensione quotidiana per il lasso di tempo di accensione stagionale, e va a far calare le temperatura con lo scopo che si lega al risparmio dei consumi energetici.

Il decreto stabilisce nuovi limiti temporali di esercizio in merito agli impianti termici di climatizzazione con alimentazione a gas naturale, e vede la riduzione di 1grado dei valori max delle temperatura di ambienti riscaldati, la cui applicazione riguarderà la prossima stagione invernale. Così come prevede il Piano di riduzione gas naturale.

Lo scopo che ci si prefigge è quello di un risparmio pari a 2,7miliardi di metri cubi di gas.

Decreto e Riscaldamento 2022: come funziona, accensione, periodo, zone, calendario e orari

Tiene banco il tema riscaldamento, con tanti aspetti che destano attenzione, come nel caso della sostituzione caldaia e rimborsi fino a 1500€: qui per sapere dove e chi riguarda. O ancora, si pensi alla questione pellet con la crescita boom dei prezzi: ecco di quanto è aumentato e perché.

Tornando al punto in oggetto, approfondito da First Online, il periodo circa l’accensione degli impianti vede la riduzione 1ora/giorno mentre il periodo di funzionamento rispetto all’inverno 22-23 si accorcia di quindici giorni. Si vede infatti il posticipo di otto giorni rispetto all’inizio e l’anticipo di sette giorni rispetto alla fine.

Riscaldamento e zone d’Italia: come funziona

Come già noto ai più attenti, il meccanismo di funzionamento vedo la divisione dell’Italia in sei zone dalla A alla F, e nel dettaglio.

La Zona A con cinque h giornaliere da otto dicembre a 07/03, mentre la Zona B con sette h giornaliere da 08/12 a 23/03. Poi, rispetto alla Zona C, nove ore giornaliere da 22/11 al ventitré marzo, così come la Zona D vede undici ore giornaliere da 08/11 al sette di aprile. Infine, la Zona E ha tredici ore giornaliere dal ventidue ottobre al sette di aprile, e mentre non vi solo limitazioni circa la Zona F.

Quest’ultima è tipicamente quello inerente l’arco alpino e località montagna. Maggior clima caldo invece nella Zona A, e si pensi a Lampedusa in Sicilia ad esempio. Varie le città previste in zona B, ed è il caso ad esempio  di Agrigento, Messina, Reggio Calabria e così via. Rispetto alla Zona C, si vede la presenza di alcune località quali Napoli, Cagliari, Taranto.

Roma, Firenze e Ancora, tra le altre, invece nella Zona D. Milano, Torino, Bologna alcune della Zona E.

Dunque, per fare un esempio, a Roma si potrà accedere il riscaldamento otto giorni dopo il primo novembre, e andrà spenso sette giorni prima del quindici aprile, con durata non maggiore di undici ore.

Riscaldamento 2022: proroghe, limiti temperatura ed esenzioni

Sono previsti alcune determinate proroghe, circa il decreto, ovvero sia qualora vi siano “situazioni climatiche particolarmente severe”, si legge, può esservi da parte dei Comuni, mediante provvedimenti con motivazione, l’autorizzazione ad accendere gli impianti termici alimentati a gas, anche fuori dai periodi da indicazione del decreto. Purché però, si legge ancora, per durata giornaliera ridotta.

Vi sono poi nuovi limiti in merito alla temperatura del riscaldamento. Quest’ultima vede la riduzione di un 1grado centigrado nelle case. Dunque, in tale stagione invernale calerà da venti a max diciannove gradi nelle abitazioni. Si calerà poi al massimo a diciassette gradi riguardo edifici adibiti ad attività industriale, artigianali ed assimiliate.

Al fine dell’agevolazione per applicazione di tale disposizioni, arriverà da parte di Enea la pubblicazione di un vademecum con indicazioni essenziali per impostare in modo corretto la temperatura che gli amministratori avranno modo di render disponibili ai condomini.

First Online spiega anche che in tema di riduzioni riscaldamento secondo quanto previsto dal decreto Mite, vi sono anche delle esenzioni, ovvero sia non vanno ad applicarsi a ospedali, case di cura, asili. E ancora, è il caso di piscine, saune ed edifici per attività industriale/artigianale per cui le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti stabiliti in merito alla temperatura.

Si legge ancora che non vanno ad applicarsi anche ad edifici che abbiano impianti la cui alimentazione, prevalentemente, riguarda energie rinnovabili.

Questi, alcni aspetti in merito: qui altri dettagli sul Decreto Firmato dal sito del Ministero della Transizione Ecologica.

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