Pronti a dormire un’ora in meno? Si ritorna all’ora legale

La settimana da poco iniziata sarà quella che porterà lo spostamento delle lancette: da domenica in poi, infatti, si ritornerà all’ora legale in tutto il Paese. Questa, però, potrebbe essere l’ultima volta: ecco per quale motivo. 

Anche quest’anno è appena cominciata la settimana nella quale si ritorna all’ora legale. Nella notte tra questo sabato 26 marzo e domenica 27 marzo , alle 2:00 dovremo spostare le lancette dell’orologio di un’ora avanti. Dormiremo un’ora in meno ma avremo un’ora di luce in più da poter sfruttare.

Ritorno all'ora legale

L’ora legale resterà in vigore fino all’ultima domenica di ottobre quando, come ogni anno, ci sarà il ritorno all’ora solare. Conoscete il motivo di questa consuetudine? Sapevate che questo potrebbe essere il suo ultimo anno? Facciamo maggiore chiarezza sulla questione.

Si ritorna all’ora legale: ecco perché potrebbe essere l’ultima volta

L’ora legale è la convenzione di spostare le lancette dell’orologio di un’ora in avanti: lo scopo è quello di sfruttare al meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo e quindi risparmiare sui consumi energetici. Essa, dunque, non comporta un aumento delle ore di luce, ma solo un maggiore e migliore sfruttamento di esse.

In Italia tale misura nacque come misura di guerra nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. A seguito della Seconda Guerra Mondiale, fu nuovamente applicata a partire dal 1966: a partire da quest’anno, infatti, lo spostamento delle lancette prese la configurazione che tutti conosciamo oggi. 

Nel 2010, con l’art. 22 della legge n. 96, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo, fu stabilita l’ora precisa nella quale avviene il cambiamento: le 2.00 della notte dell’ultima domenica di marzo. Una data abbastanza recente se si considera la lunga tradizione di questa consuetudine.

Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si minimizzano i disagi rispetto agli orari giornalieri programmati.

L’ipotesi di abolizione in Europa

Da tempo, ormai, si parla dell’ipotesi di abolire il cambio dell’ora in Europa: tale ipotesi comporterebbe l’utilizzo dell’ora legale tutto l’anno e l’abolizione dell’ora solare. Ne conseguirebbe, dunque, una maggiore disposizione di luce solare d’inverno nel pomeriggio ma un’ora di luce in meno al mattino.

Al momento, la Commissione Europea sta valutando la situazione e sta decidendo se adottare sempre l’orario estivo o quello invernale. Nel 2018, inoltre, il Parlamento Europeo con una risoluzione ha approvato l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi Membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno.

Impostazioni privacy