Saudi Aramco: oltre al petrolio punta ad un mercato più redditizio

Saudi Aramco, multinazionale di petrolio e gas controllata dal governo Saudita, ha più che raddoppiato il suo utile netto nel 2021, per un totale di 110 miliardi di dollari.

La società ha intenzione di aumentare i suoi investimenti nel settore delle energie mirando a sfruttare a lungo termine la crescente domanda di energia economica, sicura e sostenibile.

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Esistono due modi per organizzare la transizione ecologica. Il primo è quello di riorganizzare il sistema produttivo per mezzo degli incentivi fiscali e le modifiche normative, il secondo è quello scontato sulle dinamiche economiche. Le energie rinnovabili possono incentivare il virtuosismo attirando più investitori riducendo l’esposizione al rischio delle dinamiche geopolitiche.

Saudi Aramco sta aumentando la sua produzione di gas del 50% entro il 2030 e petrolio, maggiorando la capacità produttiva di quest’ultimo di due milioni di barili al giorno per un totale di 13 milioni. All’inizio di marzo, il primo ministro britannico Boris Johnson ha visitato l’Arabia Saudita per convincere il paese a immettere sul mercato molto più petrolio. Anche gli Stati Uniti con Joe Biden hanno tentato un simile appello, ma le relazioni diplomatiche tra due paesi si sono inasprite.

Saudi Aramco diversifica sulle rinnovabili e sulla cattura della Co2

La causa è in particolare il mancato appoggio delle recenti offensive ai siti di Saudi Aramco da parte del movimento Houthi dello Yemen. L’Arabia Saudita ha avvertito che non si assumerà la responsabilità per le interruzioni dell’approvvigionamento globale a seguito dell’escalation degli attacchi alle sue strutture. Il movimento yemenita ha utilizzato missili e droni contro le strutture della compagnia petrolifera.  

L’Arabia Saudita sta portando avanti i suoi rapporti diplomatici con la Cina che potranno fare le veci degli Stati Uniti. La Cina è l’unico Paese che può influire e modificare radicalmente gli squilibri dell’attuale conflitto in Ucraina e i suoi effetti sul piano economico. L’Arabia Saudita che vende un quarto delle sue esportazioni in Cina vede lo Yuan come il futuro candidato che metta d’accordo anche la Russia nell’emanciparsi dal Dollaro. Oltre a questa rivoluzione commerciale e geopolitica Aramco ha in mente anche quella ecologica. La società intende impegnarsi nelle rinnovabili con l’esportazione di idrogeno e diventare un leader globale nella cattura e stoccaggio del carbonio.

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