Banche italiane al top: ecco perchè il secondo trimestre è stato brillante

Le banche italiane registrano un secondo trimestre brillante posizionandosi in maniera solida per resistere a un potenziale deterioramento della qualità del credito.

Le grandi banche italiane Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER e MPS, hanno registrato un utile netto aggregato di 4,8 miliardi di euro.

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In linea con quelle europee, le banche italiane hanno iniziato l’anno mostrando solidità patrimoniale e rischio sotto controllo. Sono limitati i rischi dell’esposizione in Ucraina e Russia e l’utile degli istituti di credito sono in aumento a livello aggregato del 62% rispetto al 2° trimestre del 2021.

I crediti deteriorati continuano a diminuire e la ridotta esposizione verso la Russia dei due gruppi principali, Intesa Sanpaolo e Unicredit, non preoccupa più gli investitori.

Banche italiane e ricavi del semestre

Secondo il report di Morningstar i ricavi del semestre hanno beneficiato della crescita dei maggiori tassi di interesse e dell’attività di trading. A settembre la Fed si riunirà di nuovo, dopo aver rialzato i tassi di tre quarti di punto a luglio e a giugno. L’aspettativa dopo il dato in calo sull’inflazione Usa è quella di un rialzo del costo del denaro di mezzo punto percentuale. In particolare, i maggiori accantonamenti e l’afflusso di depositi hanno dato ulteriore margine di manovra, solidità al giro d’affari e alle variabili patrimoniali.

Considerando i loro profili di rischio rafforzati, le banche sono state anche in grado di assorbire l’impatto negativo dell’allargamento dello spread rispetto ai titoli di debito sovrano italiano detenuto. Scope Ratings, agenzia di rating, analizzando i risultati semestrali delle banche italiane, conferma la solidità dei fondamentali. Questi sono trainati dalla crescita economica, dall’aumento dei prestiti, dal rialzo dei tassi di mercato e dalle basse perdite sui crediti.

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