Sei un lavoratore autonomo? Approfitta degli sgravi “una tantum”: come funzionano

Agosto oltre ad essere il mese delle vacanze per antonomasia riserva quest’anno piacevoli sorprese ai lavoratori autonomi e dipendenti a livello di sgravi fiscali. Vediamo perché… 

soldi
adobe stock

Agosto bonus mio ti conosco. O meglio cerchiamo di conoscerli meglio e vediamo come funzionano e chi potrebbe trarne benefici. Nel mese che dal più grande imperatore romano prende nome stanno arrivando in busta paga sgravi Irpef per chi vanta un contratto di lavoro dipendente, per i lavoratori autonomi ci sarà invece lo sgravio contributivo per il 2021.

E proprio per questa ultima categoria si tratta di una misura del tutto nuova “una tantum” prevista solo per questo anno mentre per i dipendenti queste detrazioni rappresentano un elemento costante nel tempo. Ma vediamo appunto in cosa consistono esattamente questi bonus.

Lavoratori autonomi: “l’anno bianco” fino a 3.000 euro di bonus

Per i lavoratori autonomi il 2021 rappresenta una eccezione dal punto di vista fiscale tanto che è stato ribattezzato come “Anno Bianco” per i danni causati dalla crisi pandemica. Ma vediamo nel dettaglio come stanno le cose: stiamo parlando di un bonus contributivo che può arrivare fino a tremila euro e concerne in modo particolare l’essere esonerati dal versare i contributi previdenziali per l’anno in corso.

Ma attenzione: l’esonero così pensato dal Governo Draghi, già presente nella legge di bilancio di quest’anno, non è un meccanismo automatico. I titolari di partita Iva dovranno farne richiesta alla cassa previdenziale di riferimento che valuterà caso per caso se si è in possesso dei requisiti che sono richiesti dalla legge.

Le condizioni previste sono: una riduzione del fatturato tra il 2019 e il 2020 pari ad almeno il 33 per cento; un reddito 2019 – 2020 non superiore a 50mila euro.

La domanda di sgravio dovrà essere presentata all’Inps entro la data del 30 settembre di quest’anno e alle altre casse di previdenza non oltre il 31 ottobre 2021. Allora non perdete questa occasione e confrontatevi con il vostro commercialista!

E per i lavoratori dipendenti come funzionano le detrazioni?

Per il lavoro dipendente le detrazioni estive rappresentano una sorta di positiva tradizione. Sono calcolate in base al tipo di contratto di lavoro (a tempo pieno o part time) e alle ore che sono state lavorate. L’importo va da 690 euro fino a 1.880 euro. La cifra massima è riconosciuta solo nel caso in cui si parli di rapporto di lavoro a tempo determinato e dimostrando di avere una Isee inferiore agli 8mila euro.

Con Isee più alte ovviamente scende anche il bonus Irpef spettante fino al minimo di 690 euro per importi superiori a 30mila euro. Si azzera, invece, se si superano i 55mila euro di reddito annuale.

LEGGI ANCHE>>> Il fisco torna alla carica: scadenze di agosto, la pace fiscale è finita

Ma i bonus si possono cumulare?

Ogni tanto una buona notizia ci vuole: i bonus che abbiamo descritto si possono cumulare. Ad esempio, se un contribuente ha svolto prima una attività lavorativa come autonomo e poi come dipendente, può inoltrare richiesta per tutte e due le agevolazioni.

I vantaggi andranno ovviamente suddivisi in proporzione al periodo di lavoro svolto e rispettando i requisiti di reddito previsti dalla norma e delle necessarie condizioni di cui abbiamo sopra parlato.

E quindi, parafrasando una celebre pubblicità di qualche anno addietro: buon bonus a tutti!

Impostazioni privacy