Sequestrare il reddito di cittadinanza: in questo caso si perde tutto

La legge prevede un caso specifico in cui è possibile sequestrare il reddito di cittadinanza. Si tratta di un’infrazione relativa al patrimonio dichiarato.

Il reddito di cittadinanza è un sussidio erogato in favore di cittadini e famiglie che si trovano in una condizione economica di disagio. La misura è stata introdotta per volontà del MoVimento 5 Stelle e ha lo scopo di riconoscere un contributo mensile alle persone in difficoltà economica.

Casi di sequestro del reddito di cittadinanza
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In attesa di scoprire cosa accadrà al reddito di cittadinanza, ora che al governo c’è un esecutivo di centro-destra, scopriamo qual è il caso previsto dalla legge che espone il percettore al sequestro del reddito di cittadinanza.

Sequestrare il reddito di cittadinanza: a cosa serve il sussidio?

Il sussidio economico conosciuto con il nome di reddito di cittadinanza è un contributo mensile che viene erogato in favore di famiglie e cittadini in condizione economica disagiata.

La somma di denaro è accreditata su una carta prepagata rilasciata da Poste italiane. Ma, prima di ricevere l’importo, il soggetto richiedente deve presentare una serie di documenti che attestano il proprio stato di disagio economico. In particolare, occorre avere un indicatore ISEE inferiore a 9.360 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa d’abitazione, non superiore a 30.000 euro.

Per quanto invece riguarda il valore del patrimonio mobiliare occorre distinguere tra singoli cittadini, per i quali il tetto è stato fissato a 6.000 euro, e nuclei familiari per i quali il tetto è stato fissato a 10.000 euro in base al numero di componenti.

Di fatto, in presenza di prole il tetto è incrementato di 1.000 euro per ogni figlio oltre il secondo. Se invece all’interno del nucleo familiare sono presenti soggetti con disabilità l’incremento è pari a 5.000 euro per ogni componente con disabilità e 7.500 euro per ogni componente con handicap grave o in condizioni di non autosufficienza.

Infine, per accedere al reddito di cittadinanza è necessario dimostrare di avere un valore del reddito familiare inferiore a €6000 annui. Tale soglia è incrementata per ogni componente ma, se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, il valore del reddito elevato a 9.360 euro.

Casi di sequestro dell’RDC

Secondo quanto stabilito dalla normativa che disciplina il reddito di cittadinanza la somma di denaro erogata mensilmente ai soggetti che ne hanno diritto può essere utilizzata per specifiche spese.

In particolare, il sussidio economico può essere usato per:

  • Acquistare beni di consumo e servizi;
  • Acquistare generi di prima necessità;
  • Pagare le bollette;
  • Effettuare prelievi contante per massimo 100 euro;
  • Pagare l’affitto o il mutuo;
  • Fare benzina.

Non è possibile utilizzare il reddito di cittadinanza per fare scommesse o acquistare biglietti per giochi che prevedono vincite in denaro.

Inoltre, il percettore di Rdc non può utilizzare la somma accreditata sulla carta prepagata per acquistare armi, materiale pornografico, servizi finanziari, servizi assicurativi, articoli di gioielleria o di pellicceria, acquisti presso le gallerie d’arte o in club privati.

Secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore il reddito di cittadinanza può essere sequestrato dalle autorità competenti, quando il percettore che ne ha fatto richiesta mente in merito alla propria condizione reddituale e patrimoniale.

Dunque, il sequestro può avvenire nel caso in cui il patrimonio immobiliare abbia un valore superiore rispetto a quello dichiarato. Oppure se il patrimonio mobiliare supera i limiti che permettono di ottenere il sussidio.

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