Superbonus 110% villette: un vero incubo per i proprietari di casa, si rischia di perdere tutto

Per i proprietari di casa che hanno deciso di ristrutturare la propria abitazione accedendo al Superbonus 110% villette è in atto un vero incubo.

A quanto pare, il proprietario di casa che ha ristrutturato la propria villetta con il bonus 110 dovrà pagare i lavori nel caso in cui la copertura non sia totale.

Superbonus 110% villette
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Coloro che hanno deciso di ristrutturare la propria abitazione e migliorare l’efficienza energetica di una villetta, accedendo al bonus 110%, hanno sottoscritto un contratto di cessione del credito o di sconto in fattura con la ditta edile.

In molti casi, all’interno del contratto, è inserita una clausola che regola l’eventuale possibilità che il Superbonus 110% non copra completamente i lavori effettuati. In questo caso, i costi ricadono sul proprietario dell’immobile oggetto della ristrutturazione.

Superbonus 110% villette: senza copertura paga il proprietario

Quando il superbonus 110% è stato introdotto, è sembrata un’opportunità estremamente conveniente agli occhi della maggior parte dei contribuenti. Per questa ragione, un gran numero di persone ha deciso di ristrutturare la propria abitazione e migliorarne l’efficienza energetica a costo zero.

E, in effetti, per una buona parte di coloro che hanno ha avuto accesso al bonus 110%, la ristrutturazione della propria abitazione non ha avuto alcun costo.

Infatti, grazie alla cessione del credito e allo sconto in fattura, il cittadino non ha affrontato costi.

Purtroppo, però, a partire dal 2022, la situazione relativa alla cessione dei crediti è diventata critica. Non a caso, in primavera, molti istituti di credito (come Intesa San Paolo o UniCredit) hanno comunicato lo stop alla cessione del credito, a causa del raggiungimento del tetto massimo per stabilito.

Insomma, il bonus 110% è stato estremamente conveniente nella prima parte della sua attuale, oggi risulta molto meno interessante e soprattutto rischioso.

Coloro che stanno ristrutturando la villetta unifamiliare di proprietà possono accedere al Superbonus 110% per coprire le spese pagate entro il 30 giugno 2022. Tale decisione è stata assunta per effetto dell’approvazione del Decreto Rilancio.

Tuttavia, è possibile ottenere il rimborso anche delle spese sostenute dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2022, in presenza di specifiche condizioni.

In particolare, è necessario che entro il 30 settembre 2022 avvenga la consegna della SAL. Il documento attesta lo stato di avanzamento dei lavori, che deve essere pari al 30% del totale.

I rischi del bonus sulle villette unifamiliari

Coloro che decidono di ristrutturare e migliorare l’efficienza energetica di una villetta unifamiliare di proprietà, devono valutare i rischi relativi alla stipulazione del contratto di cessione del credito. Di fatto, in presenza di una determinata clausola il proprietario dell’immobile potrebbe essere chiamato dall’ impresa edilizia a pagare di tasca propria i lavori effettuati.

Generalmente la clausola inserita nel contratto è una forma di tutela per la ditta che effettua i lavori. In sostanza, l’impresa stabilisce che in caso di difficoltà di cessione del credito dovute ai continui cambiamenti normativi, l’onere del pagamento ricada sul proprietario dell’immobile.

La normativa in vigore stabilisce che potranno accedere al Superbonus 110% per le villette unifamiliari solo coloro che avranno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori pari al 30%, entro il 30 settembre 2022.

Dunque, c’è il concreto rischio che, in caso di mancato rispetto dei termini previsti per la SAL, la ditta perda il diritto di accedere al bonus. In tale circostanza, l’onere del pagamento ricade sul proprietario dell’immobile, che non potrà sottrarsi, in virtù del contratto siglato.

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