Terremoto detrazioni fiscali: il Governo taglia i rimborsi

È in atto un vero e proprio terremoto detrazioni fiscali. Il governo, infatti, ha intenzione di effettuare un riordino delle spese fiscali.

Al momento il governo sta studiando la possibilità di effettuare un riordino delle spese fiscali, partendo proprio dalle detrazioni. L’intenzione dell’esecutivo sarebbe quello di modificare la soglia di reddito che dà accesso alla detrazione piena, abbassandola a 60.000 euro.

Terremoto detrazioni fiscali
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Il governo Meloni ha in mente di introdurre una riforma fiscale che non prevede solo la flat tax e il quoziente familiare, ma anche altre importanti novità. Una di queste riguarda proprio il riordino delle spese fiscali che introdurrebbe degli importanti cambiamenti in merito alle detrazioni.

Attualmente la proposta è sottoposta ad uno studio per individuare il limite di reddito che permetterà di accedere alla detrazione piena, ovvero ai rimborsi fiscali in fase di dichiarazione dei redditi.

Quali sono le disposizioni attuali? In che modo cambierà il sistema delle detrazioni il prossimo anno?

Terremoto detrazioni fiscali: riforma fiscale in arrivo

Al momento, la soglia di reddito individuata per poter accedere alle detrazioni fiscali, in fase di dichiarazione dei redditi, è di 120 mila euro. Il suddetto tetto è stato fissato con la Legge di bilancio 2020, ma il governo Meloni intende ridurlo fino a dimezzarlo.

In base alle ipotesi sottoposte allo studio, l’intenzione del Governo è quella di dimezzare la soglia di reddito fino a 60.000 euro.

In sostanza, l’attuale esecutivo intende abbassare la soglia di reddito che dà accesso alle detrazioni piene. E concedere i rimborsi IRPEF per i redditi compresi tra 60 mila e 120 mila in maniera ridotta fino all’azzeramento completo.

In base ai dati raccolti in fase di studio è stato possibile notare che abbassando la soglia di reddito a 60 mila euro la platea dei contribuenti interessati diminuirebbe di 1 milione e 80 mila persone. Così facendo ti porterebbe la platea dei beneficiari a 1,35 milioni di contribuenti.

Sebbene al momento sia ancora tutto da definire, un intervento del sottosegretario all’economia Federico Freni ha confermato la possibilità che la suddetta soglia posso essere più alta:

«È un’ipotesi allo studio, non c’è nulla di certo. Ho qualche perplessità personale che sia corretta la soglia di 60mila euro. Secondo me dovrebbe essere un pochettino più alta».

Come funziona il sistema delle detrazioni

In attesa che avvenga il terremoto detrazioni fiscali e il Governo introduca importanti novità in tale ambito, ricordiamo come funziona il sistema delle detrazioni in Italia.

In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico al momento la soglia di reddito che dà accesso alla detrazione piena è fissata a 120 mila euro.

Tale tetto reddituale è stato individuato con la Legge di bilancio 2020, quando l’esecutivo aveva introdotto due importanti novità:

  • L’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili per poter usufruire delle detrazioni;
  • Il limite di reddito fissato a 120 mila euro per ottenere la detrazione viene al 19%.

I contribuenti che superano il suddetto limite hanno diritto ad una detrazione che decresce fino all’azzeramento, al raggiungimento di 240 mila euro di reddito.

Dunque, se il governo Meloni dovesse realmente ridurre il limite reddituale che dà accesso alla detrazione piena, rimarrebbero esclusi dal rimborso fiscale tutti coloro che hanno un reddito superiore a 120 mila euro.

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