Tre segnali che fanno fiutare la truffa sulle criptovalute; è il caso di Bitcoin Bank e Intesa Sanpaolo

Nella confusione generale che si crea quando viene lanciato un nuovo prodotto di investimento o ancor di più nasce un mercato completamente nuovo è facile cadere in una truffa.

Accade ed è accaduto lo stesso negli anni in cui Bitcoin e le criptovalute si sono particolarmente apprezzate che le stesse venissero usate come esche.

truffa
Adobe Stock

Questa volta è il caso Bitcoin Bank solito tentativo cerca di irretire i risparmiatori più ingenui utilizzando uno schema classico ma a quanto sembra ancora funzionante.

Esistono segnali chiari che l’investitore deve tenere in considerazione per evitare di cadere in una truffa quando si avvicina agli investimenti sulle criptovalute. Bitcoin e gli altri asset di questo mercato sono stati negli ultimi anni tra i più volatili e quindi remunerativi per coloro che ne hanno saputo cavalcare la tendenza.

Purtroppo come in questi casi sono diversi i siti web che possono sembrare apparentemente legittimi e che promuovono investimenti su una o più piattaforme o servizi di trading. Il primo segnale per riconoscere una truffa è in primo luogo la promessa di un profitto assicurato. Oltre questo le varianti sono costituite da investimenti semplici, adatti a tutti che possono fare “raddoppiare il capitale” e che possono essere fatti anche senza alcuna conoscenza del mercato.

La prima tutela verso se stessi contro le truffe finanziarie

La finanza è naturalmente molto complessa, esistono prodotti di investimento semplici finalizzati al piccolo risparmiatore; tuttavia, è impensabile potersi avvicinare senza un infarinatura di base che costituisce la prima tutela verso se stessi, anche nei confronti degli istituti di credito più rinomati.

È quindi importante sapersi districare per conoscere effettivamente almeno i rischi connessi e le reali probabilità di guadagno; queste in generale sono i primi elementi che possono venire omessi o alterati perché costituiscono i primi criteri di scelta dell’investimento.

Nel caso di Bitcoin Bank essa si presenta sotto molti nomi diversi tutti inventati; ad esempio: Bitcoin Bank può diventare Bitcoin Code, Bitcoin Up, Bitcoin 360 AI, Bitcode Method, eccetera. Un secondo elemento a cui fare attenzione è lo sponsor. Spesso le recensioni online sono pagate e anche se questa pratica è del tutto legittima ci sono sponsorizzazioni che vengono completamente inventate. È il caso di nomi illustri che parlano dei loro guadagni utilizzando un servizio o un prodotto di investimento o in questo caso banche; in questo caso Intesa Sanpaolo è il nome utilizzato in modo fraudolento per convincere l’investire a fidarsi del servizio.

Il terzo elemento a cui fare attenzione per riconoscere una truffa in ambito finanziario ma in questo caso sulle criptovalute è la cifra iniziale. “Investendo una piccola cifra a partire da” 250€, in questo caso si promettono profitti finali esponenziali.

Ripple; una criptovaluta utilizzata realmente dalle istituzioni finanziarie

Spostando i riflettori dalle truffe agli investimenti con reali possibilità di guadagno ci sono ad esempio Ripple. Questa criptovaluta è un progetto blockchain nel settore dei servizi finanziari che è stato realmente utilizzato da numerose istituzioni finanziarie. Il fine era quello di portare facilmente la tecnologia blockchain dentro la finanza tradizionale. Ripple è quindi un servizio a cui è associata l’omonima criptovaluta. Si tratta di una rete decentralizzata, efficiente dal punto di vista energetico ed economico con cui è possibile effettuare transazioni veloci e scalabili. Oltre i pagamenti, tokenization, DeFi (finanza decentralizzata), stablecoin e CBDC valute digitali delle banche centrali, sono alcune delle sue principali applicazioni attuali.

Con una capitalizzazione di mercato di oltre 22 miliardi di dollari, XRP si è classificata tra le prime 10 criptovalute. Questa criptovaluta ha una volatilità tenuta sotto controllo dal suo ampio numero di token. Il suo valore massimo è stato di 3,84 dollari nel 2018 ed è attualmente scambiata poco sotto 1 dollaro.

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