Tre titoli da evitare questa settimana: chi investe rischia di perdere molti soldi

Preferiresti acquistare una società le cui azioni valgono 1 euro o 1.000 euro? Come molte scelte in campo finanziario anche questa non è facile soluzione. Ecco i titoli da evitare questa settimana.

Ecco tre titoli con un prezzo scontato che potrebbero essere travolti entro breve dalla volatilità.

tre titoli da evitare questa settimana

Se l’obbiettivo del piano di trading fosse acquistare le azioni più economiche per riceverne 1.000 al prezzo di una sola di quelle più costose è importante considerare l’altro lato della medaglia; il rischio. Nel dettaglio una società sottovalutata può riuscire a moltiplicare in poco tempo il capitale investito, tuttavia un prezzo basso delle azioni può anche rivelare un problema di fondo nella gestione del business.

Questo suggerisce che non esiste una correlazione evidente tra prezzi più elevati e valutazione. Gli investitori sono guidati oltre che dall’istinto dalle loro esperienze quotidiane di acquisto; A volte il prezzo può essere sinonimo di qualità: un orologio di lusso costerà più di uno più dozzinale, ma questa logica non funziona allo stesso modo per gli investimenti. Un’azienda le cui azioni valgono 10.000 dollari potrebbe avere delle prospettive di crescita peggiori di una i cui titoli sono quotati 10 dollari ma è possibile anche al contrario. Per saperlo è necessario un’analisi fondamentale che possa darci una prospettiva del fair value. Tra le società a cui fare attenzione questa settimana ci sono Beyond Meat, Redbox e New Relic, in quanto considerati investimenti vulnerabili.

Titoli da evitare questa settimana: Beyond Meat

Beyond Meat è una società completamente dedicata agli alimenti a base di proteine vegetali, come gli hamburger e le salse vegetali. L’azienda vuole inserirsi nel mercato tradizionale della carne sostituendo la cultura culinaria delle proteine animali con prodotti simili per le loro caratteristiche. L’azienda ha già collaborazioni con partner illustri quali McDonald’s, Burger King, Pizza Hut, tradizionalmente legate alla vendita di alimenti a base di proteine animali.

Beyond Meat presenterà la trimestrale mercoledì pomeriggio e le aspettative economiche sono piuttosto cupe. Secondo gli analisti il giro d’affari della società fa fatica a decollare ed è prevista una perdita del gruppo per il primo trimestre di 1,01 dollari per azione, su un aumento del 4% anno su anno dei ricavi. Beyond Meat ha registrato un deficit maggiore del previsto in ciascuno degli ultimi quattro trimestri.

Uno dei problemi principali è il costo molto elevato delle materie prime incrementato contestualmente al trend crescente del prezzo di alimenti come la soia. Questo e altri legumi sono utilizzati come ingredienti di base e come sostituti delle proteine animali. Beyond Meat è un’azienda di qualità, ma fino a quando non sarà effettivamente in grado di fornire risultati migliori del previsto, la valutazione del titolo rimane sopra il suo fair value.

Redbox non supera la competizione con lo streaming su internet

Lo specialista del noleggio di DVD e videogiochi Redbox ha visto il valore delle sue azioni più che triplicare nelle ultime quattro settimane. Nonostante ciò non bisogna farsi trarre in inganno; attualmente Redbox è quotato a un prezzo di circa 5,5 dollari. Ciò che giustifica l’incremento notevole è una fase di accumulazione non supportata dai fondamentali il cui effetto è acuito da un valore assoluto delle azioni particolarmente basso.

Redbox ha visto crollare i suoi ricavi del 47% l’anno scorso, dopo un calo del 36% l’anno prima e del 21% l’anno precedente. Questa azienda si trova quindi in un momento di crisi in competizione con lo streaming su internet nonché con la quota di mercato di servizi come Netflix e Amazon Prime.

Redbox ha avuto l’anno scorso un incremento del profitto netto aumentato del 34,63% ma in termini assoluti ha registrato una perdita di quasi 20 milioni di dollari. È improbabile che Redbox fondata nel 2002 riesca a recuperare la sua quota di mercato e ottenere lo stesso seguito visto un business non più adatto all’evoluzione del settore.

Titoli da evitare questa settimana: New Relic

New Relic è una piattaforma di software di monitoraggio delle prestazioni che ha oggi subito notevoli cali delle quotazioni in linea con il trend negativo dei listini tecnologici. Le entrate del fornitore di servizi software basati su cloud sono cresciute nel terzo trimestre del 2021 del 22% a 204 milioni di dollari. Nonostante questo, ha avuto una perdita rettificata di 18 centesimi per azione.

La crescita dei ricavi complessiva per il 2021 è stata dell’11% ma negli ultimi tre mesi, successivamente al rilascio degli ultimi risultati finanziari, il valore delle azioni sono crollate di quasi il 50%. Giovedì New Relic cercherà di riconquistare gli investitori con i conti del quarto trimestre dell’ultimo esercizio fiscale. Questo avrà evidenti ripercussioni sul prezzo delle azioni.

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