La pace è finita, il Fisco torna più agguerrito che mai. Novembre è mese di riscossioni, mese di grandi scadenze, oggi.
La quarta rata 2021 inerente alla rottamazione ter e per le rate arretrate dell’anno 2020 per le quali i pagamenti sono stati ripetutamente rinvitati è fissata con scadenza 30 novembre, con 5 giorni di tolleranza. Il Decreto Fiscale (Decreto Legge n. 146/2021) è di fatti intervenuto sulle scadenze di pagamento della definizione agevolata, prevedendo la riammissione nei termini dei contribuenti decaduti dai provvedimenti di “Rottamazione ter” e “Saldo e stralcio”. In pratica, in poche parole la pace fiscale è finita, il Governo, lo Stato ora chiede i soldi dovuti. I cittadini a questo punto non avranno scusanti, non potranno avvalersi di rinvii o di altri accorgimenti i comodo.
Terminate le agevolazioni il Governo andrà spedito per la sua via considerando la situazione pienamente ordinaria senza quindi l’esigenza concreta di interventi mirati. I cittadini ora dovranno cavarsela da sola. Con la fine degli interventi da parte del Governo cessano quindi le mani protettive dello Stato sulle difficoltà e sulle carenze quotidiane. La rottamazione delle cartelle esattoriali, il condono che tanto ha fatto discutere. Tutto resterà per ora un ricordo, si tornerà alle origini con le tasse da pagare e nessuna proroga. La difficoltà resteranno in ogni modo tali.
Quello che abbiamo visto nei due anni precedenti, comprendendo ovviamente questo 2021 non ancora esauritosi è stata la mano protettiva dello Stato che consapevole delle difficoltà legate al periodo storicamente unico che il paese viveva, ha deciso di rimandare importanti scadenze fiscali. I cittadini hanno dunque avuto modo di dedicare i risparmi, per chi era in condizioni lavorative pressochè disastrose in quel periodo per altri fini. Oggi quella tregua, cosi come anticipato, è terminata. Oggi gli italiani dovranno tornare a pagare le tasse ed a rispettare le scadenze.
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Gli italiani dovranno rimboccarsi quindi le maniche e provvedere in pochi giorni ai pagamenti non effettuati nei due precedenti anni, in base alle nuove scadenze scandite dal Fisco. Oggi la situazione è certo migliorata rispetto al 2020 ma non tutte le situazioni possono dirsi salve dalle difficoltà derivanti dalla pandemia. Gli italiani dovranno tornare a pagare alcune tasse e comunque considerare tutti i restanti impegni annuali. La situazione insomma non è delle migliori almeno stando alle scadenze prossime. La fine del 2021, in questo caso si preannuncia avvero bollente.
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