Obbligazioni: ecco perché valutare il valore nel contesto attuale prima di investire

Prima di decidere se conviene investire o meno in un’obbligazione, dobbiamo chiederci come riuscire a valutare correttamente il suo valore.

Obbligazioni

Come si calcola il rendimento di un’obbligazione e a cosa fare attenzione per contestualizzare il suo prezzo?

Farsi le giuste domande prima investire può sollevare dubbi a cui non sempre riusciamo a trovare risposte convincenti. Una domanda che in molti si sono posti è come considerare il valore di un obbligazione. Ci sono infatti diversi elementi che influiscono sul rendimento di un obbligazione, essi possono essere strutturali o frutto di congiunture economiche temporanee.

L’obbligazione, detta bond in inglese, è un titolo di debito, ossia è un prestito concesso dall’investitore a chi emette l’obbligazione. L’emittente può essere uno Stato, un’organizzazione internazionale o una società privata.

Uno dei modi migliori per considerare l’affidabilità sul lungo periodo dell’obbligazione è quello di considerare in caso di un obbligazione societaria, il rendiconto finanziario dell’azienda. Guardare le voci di bilancio è il primo modo per avvicinarsi con più sicurezza alla sottoscrizione di un obbligazione. Tra le voci più importanti, i profitti, il debito, la liquidità, nonché le loro variazioni nel corso del tempo.

Saper leggere il rendiconto finanziario di un’azienda

Analizzando il rendiconto finanziario si può dedurre quindi la solvibilità di un’azienda e la capacità di assorbire le variazioni patrimoniali di una eventuale crisi economica. Due variabili vitali per garantire il pagamento degli interessi e fornire una base fondamentale prima che tecnica, per decidere di acquistare un titolo obbligazionario.

Investire in obbligazioni in questo periodo può essere molto interessante, ed è possibile ottime obbligazioni guardando al valore intrinseco e ai fondamentali dell’azienda. Il 2022 eredita un mercato di aziende sopravvissute alla crisi creando di conseguenza un filtro per le aziende più solide. Quello obbligazionario è un mercato piuttosto volatile dove manca liquidità, con bancarotte e ristrutturazioni che incidono sulle possibilità di rendimento.

Il rendimento delle obbligazioni varia a seconda della loro tipologia. Solitamente maggiore è il rischio maggiori saranno gli interessi pagati per il finanziamento sottoscritto attraverso questo strumento finanziario. Molte obbligazioni che sembrano convenienti sono tali perché sul sottostante vi è un vero rischio di default. Quando guardiamo a opportunità in questo mercato è importante filtrare tutte quelle industrie o quegli Stati con alte probabilità di dichiarare fallimento. Non è un caso che le obbligazioni a più alto rendimento detta high yield è solitamente associata ai junk bond o titoli spazzatura. Maggiore è lo yield minore sarà il prezzo dell’obbligazione e viceversa.

Dato che l’emittente dell’obbligazione s’impegna a restituire alla scadenza il capitale versato più gli interessi periodici bisogna, considerare come l’attuale contesto sia in grado di influire sui rendimenti.

Il contesto operativo per l’investimento in obbligazioni

La Fed ha annunciato il cambiamento della sua politica monetaria anticipando tre rialzi dei tassi di interesse nel corso dell’anno. Dello stesso avviso è la banca centrale inglese che ha già provveduto in questo senso. La Bce invece sembra voler proseguire nella sua politica economica espansiva con possibili cambiamenti atti a contrastare l’inflazione. Alle differenze tra i due continenti si aggiunge l’effetto della banca centrale cinese che per contrastare il rallentamento della sua economia ha deciso di abbassare i tassi.

Secondo i dati finali diffusi da Eurostat, il tasso di inflazione annuo dell’area dell’euro è stato del 5% a dicembre 2021, rispetto al 4,9% di novembre. Un anno prima, il tasso era stato del 0,3%. Nonostante le pressioni inflazionistiche in tutta l’Eurozona sono più basse che negli Stati Uniti, rappresentano comunque una sfida per le imprese europee, dato lo stretto legame commerciale con l’economia USA. Tra i problemi più evidenti quelli della catena di approvvigionamento a cui si somma l’aumento del costo delle spedizioni.

A questo si aggiunge la fase correttiva del comparto azionario, soprattutto nelle borse europee e un mercato obbligazionario che mostra un aumento della volatilità con il Bund tedesco che torna a registrare un rendimento alla pari dopo circa tre anni di tassi negativi.

Da cosa dipende il rendimento di un’obbligazione?

Esistono naturalmente diversi modi con cui un’obbligazione può generare il suo rendimento. Esso può essere espresso nella forma di un interesse o del pagamento di un dividendo. Il rendimento di un’obbligazione è espresso in forma di percentuale annua rispetto al valore nominale dell’investimento, può essere fisso o variabile. Se l’obbligazione non paga interessi periodici è dato dalla variazione del suo valore di mercato.

Il rendimento di un’obbligazione è espresso dal valore finale degli interessi e dalla differenza tra il prezzo di ingresso e quello di scadenza dell’obbligazione. In quanto esistono differenti tipi di obbligazioni, diverse in relazione al modo in cui generano reddito, la modalità del calcolo varia a seconda della tipologia.

Le caratteristiche più importanti per valutare il rendimento di un’obbligazione

La durata, che può variare da 6 mesi a 50 anni e il rating, che indica la solvibilità dell’emittente valutata da specifiche agenzie. Uno dei concetti più importanti e poco conosciuti tra i non addetti ai lavori quando si parla di obbligazioni è la dutarion.

La duration, o durata finanziaria di un titolo, è una misura ampiamente utilizzata nei mercati obbligazionari per valutare l’investimento effettuato e i rischi connessi a eventuali cambiamenti dei tassi d’interesse. La duration influisce sul decorso generale del reddito derivante dall’obbligazione. Essa viene considerata come una misura della volatilità del rendimento di un titolo obbligazionario. Generalmente una duration elevata indicherà rischi minori a fronte di un investimento molto più lungo con rendimenti finali relativi maggiori.

La duration è espressa in giorni e anni e indica nella vita di un titolo a reddito fisso, il tempo necessario perché esso ripaghi, con le cedole, il capitale investito inizialmente. Generalmente la variazione dei tassi di interesse influisce sul prezzo dell’obbligazione in quanto ne indica in una condizione di mercato efficiente il rischio di insolvenza.

Ne consegue che un aumento della frequenza delle cedole o del loro rendimento riduce la duration. Per esempio nel caso di un Titolo di Stato un aumento dei tassi d’interesse fissati dalla banca centrale, comporta un calo dei prezzi dell’obbligazione e quindi un impatto sulle performance dell’investimento e un aumento della duration, ossia del tempo necessario a ripagare il capitale impiegato.

Questo significa anche che tanto più e lunga la duration maggiore sarà l’esposizione per l’investitore al rischio di mercato.

Come la duration può essere utile nel trading obbligazionario

Il tempo medio necessario per recuperare i flussi di cassa di un titolo obbligazionario è molto utile nel trading obbligazionario perché sconta in se stessa le variabili di redditività, rischio e variazione dei tassi di interesse. Come è semplice capire una variazione dei tassi d’interesse può influire sulla duration dell’obbligazione e sul suo valore, perché un incremento della duration può spingere i trader di obbligazioni a vendere perché diversamente avranno bisogno di più tempo per realizzare un profitto.

In questo contesto se un trader avesse appena acquistato un’obbligazione a 10 anni e i tassi di interesse aumentassero dell’1% all’anno, il valore dell’obbligazione potrebbe scendere del 10%.

Esempio del funzionamento della duration

È chiaro che la duration è proporzionale al rischio e dunque al rendimento, quindi riducendola si riducono tendenzialmente gli altri due fattori dell’investimento. Allo stesso modo se due obbligazioni hanno interessi uguali ma scadenze diverse, quello con scadenza maggiore avrà duration più elevata. Con un altro esempio due obbligazioni hanno la stessa scadenza ma un rendimento diverso quello con rendimento maggiore avrà una duration minore. Riassumendo la duration di un’obbligazione si allunga con l’aumentare della scadenza e si accorcia con il crescere del tasso di rendimento cedolare e del rendimento a scadenza.

I rendimenti più elevati portano i titoli di nuova emissione a essere preferiti e a scontare attraverso la domanda un aumento del valore, viceversa il contrario. Il concetto di duration è molto utile nella gestione di un portafoglio obbligazionario. La relazione con l’avversione al rischio e la redditività delle obbligazioni se sottovalutata può tradursi in forti perdite. Basti pensare quanto possa incidere sul valore immediato di un Titolo di Stato a 30 anni un aumento dei tassi del 1 o del 2%.

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La convessità di un Obbligazione

Un altro concetto importante quando si parla di variazioni nel valore delle obbligazioni è quello della convessità. Si parla di convessità positiva quando la duration di un’obbligazione aumenta al diminuire del prezzo. Al contrario si parla di convessità negativa quando la duration di un’obbligazione aumenta di pari passo con il suo prezzo.

I trader tendono a desiderare una convessità positiva, poiché i prezzi delle obbligazioni risultano meno sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. La convessità negativa spesso agisce a sfavore dei trader, perché come nell’esempio sopra può influire in modo esponenziale sul valore dell’obbligazione al variare dei tassi di interesse.

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