Pensionamenti con Opzione donna: trend in crescita a discapito dell’assegno di pensione

In base ai dati INPS, nei primi 9 mesi del 2022, si sono registrati 18mila pensionamenti con Opzione donna: la misura di pensionamento anticipato per le lavoratrici.

I dati dell’INPS dimostrano che la misura di pensionamento anticipato, indirizzato in favore digli lavoratrici, conferma il suo trend, con un lieve aumento dei numeri rispetto al 2021. In particolare, nei primi nove mesi del 2022 sono stati registrati oltre 18mila pensionamenti con opzione donna.

18mila pensionamenti con Opzione donn
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Opzione donna è la misura di pensionamento anticipato che permette alle lavoratrici di uscire dal lavoro a 58 anni di età, per le dipendenti, e 59 anni, per le autonome. Per poter accedere a questa misura è necessario aver maturato 35 anni di versamenti contributivi. In ogni caso, è necessario fare attenzione al ricalcolo contributivo dell’assegno.

In base alle notizie che circolano nelle ultime settimane, il neonato governo Meloni intende prorogare la misura Opzione donna anche per il 2023. Così facendo, le lavoratrici avranno la possibilità di dribblare la legge Fornero e, sei in possesso dei requisiti previsti, ritirarsi dal lavoro con largo anticipo.

In base alle stime, anche il prossimo anno dovrebbe essere confermato il trend del 2021 e del 2022.

18mila pensionamenti con Opzione donna: trend in crescita

In base ai dati forniti dall’INPS, le nuove pensioni, nel periodo che va da gennaio a settembre 2022, sono state oltre 596mila.

L’importo medio mensile è di circa 1185 euro: facendo registrare un calo rispetto a quelle di rilevate nel 2021. Lo scorso anno, infatti, la media delle pensioni percepite dai lavoratori che si ritiravano dal lavoro era di €1200.

Sebbene nel 2022 si è stato registrato un lieve aumento degli assegni erogati alle donne, con la misura di pensionamento anticipato, il valore di questi è in calo.

Delle oltre 596 mila nuove pensioni erogate nei primi 9 mesi del 2022, oltre 335mila sono erogate in favore di lavoratrici contro le 261mila dei lavoratori.

Tuttavia, gli importi tra lavoratori e lavoratrici è sensibilmente diverso. I primi, infatti, percepiscono un importo medio di oltre 1.400 euro contro i 1.005 euro delle donne.

In ogni caso, finora sono state liquidate oltre 207 mila pensioni di vecchiaia, oltre 195 mila anticipate, più di 29.000 di invalidità e quasi 164 mila ai superstiti.

Circa 18mila pensionamenti sono avvenuti accedendo alla misura Opzione donna.

Conviene uscire con Opzione donna?

Opzione donna è uno strumento che permette alle lavoratrici di accedere ad una forma di pensionamento anticipato. Si tratta di una misura che, con ogni probabilità, sarà prorogata dal Governo Meloni che, tra le altre cose, sta valutando l’idea di estenderla anche agli uomini.

In base ai dati forniti dall’INPS, in merito ai primi 9 mesi del 2022, si è notato che oltre 18mila lavoratrici hanno beneficiato di Opzione donna.

A quanto pare nel periodo che va da gennaio a settembre 2022, hanno scelto di usufruire del canale di pensionamento anticipato oltre 18mila lavoratrici, così divise:

  • 355 in età compresa tra 60 e 61 anni
  • 493 quelle con 59 anni di età.

Sempre in base ai dati forniti dall’INPS, lo scorso anno ovvero nel 2021 le pensioni anticipate sono risultate più numerose. Tuttavia, in quell’occasione, la spinta è stata data anche dalla misura conosciuta con il nome di quota 100.

Per quanto riguarda il 2022, anche per effetto dell’introduzione della misura quota 102, si è registrato un aumento delle uscite di pensionamento di vecchiaia. Di fatto, l’INPS ha registrato 207.789 contro 195.852 pensionamenti anticipati.

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