Andare in pensione durante la disoccupazione: dubbi tra incompatibilità e cumulabilità

In molti non sanno che è possibile andare in pensione durante la disoccupazione: ma attenzione all’incompatibilità e alla cumulabilità delle misure.

La Naspi è l’indennità riconosciuta ai lavoratori in stato di disoccupazione. La misura è indirizzata in favore dei lavoratori dipendenti, a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. L’erogazione avviene con cadenza mensile e ha una durata pari alla metà delle settimane contributive versate negli ultimi 4 anni.

andare in pensione durante la disoccupazione
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Il soggetto che percepisce l’indennità di disoccupazione riceve un importo pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali, percepita negli ultimi 4 anni. In ogni caso, l’assegno INPS di riferimento è pari a 1.227,55 euro.

Se la retribuzione media del lavoratore in disoccupazione è superiore al suddetto importo, egli avrà diritto al 25% calcolato sulla retribuzione eccedente la media mensile.

In base a quanto è stabilito dalla Legge di bilancio 2022, a partire dal 91 esimo giorno di percezione della Naspi si applica una riduzione del 3% dell’importo.

Il contribuente che percepisce la Naspi ed è in possesso dei requisiti necessari per accedere al pensionamento, può beneficiare di una misura di pensionamento anticipato dedicata proprio a questa categoria di lavoratori.

Andare in pensione durante la disoccupazione: facciamo chiarezza tra incompatibilità e cumulabilità delle prestazioni

L’indennità di disoccupazione, ovvero la Naspi, è una misura alla quale non possono accedere le persone che percepiscono:

  • Pensione di vecchiaia o anticipata
  • Assegno ordinario di invalidità
  • Pensione di inabilità

In sostanza, la Nappi è incompatibile con le suddette misure. Tuttavia, l’indennità di disoccupazione risulta compatibile con il Reddito di cittadinanza e con lo svolgimento di alcune attività lavorative, così come specificato nella circolare INPS del 23 novembre 2017, la numero 174.

In tal caso, è necessario che gli importi corrisposti rispondono a determinati requisiti.

In ogni caso, la Naspi non è cumulabile con:

  • L’indennità di maternità o paternità
  • La malattia
  • I periodi di infortunio
  • La mobilità
  • L’indennità di mancato preavviso per i contratti a tempo indeterminato
  • L’indennità di malattia successiva allo sbarco, per i lavoratori marittimi.

Al contrario, l’indennità di disoccupazione è cumulabile con le indennità previste dal decreto legge del 22 marzo 2021. Ci stiamo riferendo a quelle disposte come sostegno per le misure adottate durante l’emergenza Covid-19. Tuttavia, in questo caso, restano esclusi i lavoratori stagionali e i lavoratori in somministrazione del settore turismo.

Misure di pensionamento per disoccupati

In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, in presenza di specifiche condizioni, il contribuente che percepisce l’indennità di disoccupazione ha la possibilità di accedere al pensionamento anticipato.

È questo il caso dei cosiddetti lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno versato 12 mesi di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Questa categoria di lavoratori ha diritto ad accedere alla prestazione economica purché, entro il 31 dicembre 2026, abbia maturato 41 anni di versamenti contributivi.

Per poter accedere a questa misura è necessario che il lavoratore si trovi in uno stato di disoccupazione a seguito della cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo. In ogni caso, possono accedere alla misura anche i lavoratori che hanno consegnato le dimissioni per giusta causa o per i quali si è verificata la risoluzione consensuale del contratto. Infine, vi è la possibilità di accedere al pensionamento anche per coloro che percepiscono la Naspi in seguito alla conclusione integrale della prestazione da almeno tre mesi.

Come accedere alla misura?

Per accedere alla misura è necessario presentare la domanda di pensionamento anticipato entro il primo marzo di ciascun anno. Dopo aver verificato la presenza dei requisiti richiesti dalla legge, l’INPS comunica l’esito positivo o negativo della domanda. In ogni caso, per accedere a tale misura è necessario che vi siano le risorse necessarie per erogare l’indennità.

La domanda deve essere presentata accedendo online al portale dell’INPS, utilizzando le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

In alternativa, è possibile contattare telefonicamente il Contact Center o affidarsi agli enti di patronato e/o agli intermediari dell’Istituto, che eseguiranno la procedura in modalità telematica.

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