Anticipo Tfr al netto tasse: come funziona e quanto vale oggi

Di cosa si tratta quando si parla di anticipo Tfr: a quanto ammonta, come funziona e cosa c’è da sapere, i dettagli al riguardo

Anticipo Tfr al netto tasse: come funziona, quanto e cosa sapere
Euro (fonte foto: Adobe stock)

Sono tanti e diversi gli argomenti che risultano essere rilevanti ed importanti e che possono stare a cuore a molti, quando si affrontano temi in materia economica, come nel caso dell’anticipo Tfr: sono in molti a chiedersi infatti quale potrebbe essere l’importo al mento delle tasse pagate.

Tale importo varia a seconda della motivazione legata all’anticipo, ma dettagli riguardano anche la percentuale possibile prevista, la retribuzione precisa, gli anni di lavoro prestati. Ad occuparsi di tale tema nel proprio approfondimento, soffermandovisi, è Businessonline.it, che pone in oggetto uno stipendio di circa 1000 – 1500 euro al mese.

Tanto per iniziare, va detto che quando si parla di Trattamento di fine rapporto, ci si riferisce ad una somma di denaro che viene messa da parte dal datore di lavoro per ciascun lavoratore, la quale è calcolata sulla retribuzione annua percepita dagli stessi. Sarà liquidata quando arriverà la fine del rapporto lavorativo, che sia per motivi legati al licenziamento, dimissioni o per aver raggiunto i requisiti per andare in pensione.

Durante la vita lavorativa, si legge su Businessonline.it, i lavoratori dipendenti che accantonano il Tfr, hanno la possibilità di poter chiedere un anticipo in relazione alla somma maturata sino al momento in cui viene fatta la richiesta, sebbene va precisato, si legge ancora, che l’anticipo in questione può essere chiesto soltanto per determinate motivazioni e soltanto quando sono stati maturati determinati anni di lavoro nella medesima azienda o presso il medesimo datore di lavoro.

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Anticipo Tfr, quando si può chiedere e come si calcola

Argomento dunque di grande interesse e che risulta essere molto rilevante, quello inerente l’anticipo del Trattamento di fine rapporto, la cui richiesta, come si legge nell’approfondimento ad opera di Businessonline.it, può essere fatta dopo aver maturato almeno otto anni di anzianità lavorativa presso la medesima azienda o datore di lavoro.

Ciò, si legge, è quanto previsto dalla legge, ma vi potrebbe essere la possibilità di tempi minori se previsto nei singoli CCNL.

Queste, spiega Businessonline.it, le condizioni da conoscere relativamente alla richiesta: 8 anni di anzianità lavorativa maturata; nessuna richiesta di anticipo tfr già presentata; documentazione delle spese sostenute legate ad acquisto prima casa o ristrutturazione; giustificare eventuali spese mediche o sanitarie in merito a terapie ed interventi straordinari che sono riconosciute dalle strutture pubbliche competenti.

Rispetto alla richiesta, viene spiegato, questa non può venire per qualsiasi ragione ma è legata, secondo legge, a casi specifici, come ad esempio l’acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli. Ciò va documentato mediante atto notarile e comporta fino al 70% dell’importo maturato di Tfr al momento in cui viene fatta la richiesta.

Ancora, legata a spese sanitarie o mediche importanti per terapie o interventi straordinari, come detto, riconosciuti da strutture pubbliche competenti. In questo caso si potrebbe avere fino al 70% di Tfr maturato al momento della richiesta. Vi sono anche ulteriori motivi personali, si legge, con la possibilità di avere fino al 30% di quanto maturato al momento della richiesta.

Ma cosa si calcola il Trattamento di fine rapporto, qual è la quota annuale? Ad approfondire la questione, partendo come base da uno stipendio di 1000- 1500 euro al mese è Businessonline.it, che spiega che ai fini del calcolo si prende come base di calcolo le somme corrisposte al lavoratore nel corso del apporto di lavoro, in modo fisso e non occasionale, escludendo i rimborsi spese.

La suddetta base di calcolo va divisa per 13.5 e va rivalutata annualmente al 31 dicembre, con applicazione di un tasso costituto da 1,5%(fissa) e dal 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati accertato da Istat rispetto al dicembre dell’anno prima.

In questo modo, l’importo tfr spettante al momento della cessazione del rapporto lavorativo sarà pari alla somma relativa agli accostamenti annui fatti dal datore di lavoro.

Anticipo Tfr, altri dettagli e a quanto ammonta

Soffermandosi sul tema del Tfr, Businessonline.it spiega anche che tanto la liquidazione del rapporto lavorativo quanto l’anticipo sono soggetti a tassazione separata. Dunque, per fare un calcolo delle tasse su Tfr e ai fini di poter comprendere l’importo netto e lordo, bisogna compiere alcuni passaggi.

Va calcolato, si legge, l’importo lordo e diviso il risultato per il numero di anni di lavoro al momento della richiesta, moltiplicando il risultato per i 12 mesi dell’anno, ottenendo il reddito annuale di riferimento. Va calcolata l’aliquota Irpef media che va applicata alla base imponibile è che uguale al rapporto tra imposta calcolata applicando al reddito annuale di riferimento l’aliquota Irpef vigente e l’importo del reddito annuo di riferimento.

Va applicata l’aliquota cosi calcolata alla base imponibile, con il risultato che ne deriva che è l’importo del Tfr netto.

Una volta compresi i passaggi relativi al calcolo Tfr all’anno e la relativa tassazione, si legge che per coloro che percepiscono uno stipendio che si attesta tra i 1000 e i 1550 euro annui, sono le motivazioni associate alla richiesta e la relativa percentuale a determinare somme diverse.

Nel caso di un lavoratore che abbia uno stipendio di 1200 euro al mese, tredicesima compresa, con compenso annuo di 15.660 euro lordi e svolge la propria attività lavorativa da 15 anni presso la medesima azienda, i calcoli ai fine del calcolo tfr sono 15.600 diviso 13.5 = 1.155,5; 1.1555.5 per 15 = 17.333,3 euro.

Ai fini del calcolo della base imponibile per poter comprendere quanto spetta circa tfr al netto delle tasse, bisogna prendere il tfr accantonato in 15 anni di lavoro, 17.333,3 e moltiplicarlo per 12, un paramento fisso, e dividerlo per il numero di anni di lavoro. Quindi 17.333,3 per 12/15 (anni di lavoro) = 13.866,64. Va applicata l’aliquota Irpef di riferimento, ovvero quella del 23% sino a 15.000 euro di reddito. Il 23% di 13.866,64 = 3.190.

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Per calcolare il Tfr netto occorre dunque sottrarre la tassazione par a 3.190 euro dalla cifra totale del Tfr, come detto 17.333,3, il cui risultato è 14.143,3 euro, l’importo netto del Tfr maturato.

Se la richiesta dell’anticipo è legata a motivi personali ha diritto fino al 30% dell’importo maturato, che al netto delle tasse è di euro 4.243. Qualora lo si richieda per spese mediche, potendo avere fino al 70% di quanto maturato, l’importo al netto delle tasse che potrà avere sarà di euro 9.900,31.

Ad ogni modo, è opportuno ed importante che ciascuno approfondisca il tema, informandosi su ogni dettaglio e particolare utile a tal riguardo, e mediante un confronto con gli esperti del settore e gli specialisti del campo, ai fini del chiarimento di ogni dubbio.

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