Assegno sociale 2022: come evitare di perdere il diritto

Per ricevere l’assegno sociale occorre rispettare dei limiti prestabiliti, che riguardano in particolare l’età e i redditi percepiti.

L’assegno sociale, erogato in Italia a partire dal 1996 con l’allora Governo Dini, è una forma assistenziale di pensione che ricevono coloro che hanno maturato pochi contributi o chi non hai mai lavorato nell’arco della vita.

Assegno sociale
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Si tratta di una misura fondamentale per chi altrimenti non avrebbe nessuna pensione quando arriva alla vecchiaia. Ma non ne hanno diritto tutti, come vedremo nel corso dell’articolo. L’assegno sociale ha sostituito a metà degli anni Novanta quella che era chiamata in precedenza pensione sociale.

Entrambe hanno tra i requisiti indispensabili per ottenerla quello dell’età ma l’assegno sociale richiede anche una posizione reddituale collegata a quella del coniuge. Se infatti questo requisito manca l’assegno sociale non può essere erogato e sono molti coloro che proprio per questo limite non possono ricevere l’emolumento mensile.

Requisiti per ricevere l’assegno sociale

In genere si raggiunge l’età pensionabile quando si arriva ad avere dei precisi requisiti contributivi e si raggiunge l’età prevista. L’assegno sociale 2022 si può ottenere soltanto se oltre ad aver raggiunto i 67 anni di età sussistono particolari condizioni e la pensione del coniuge non raggiunge una certa cifra: ci sono casi in cui è proprio l’assegno pensionistico del marito o della moglie che non permettono all’interessato di ricevere l’assegno sociale.

La misura assistenzialistica viene infatti concessa qualora si verifichi una data situazione reddituale che tenga conto sia del reddito personale dell’interessato sia di quello del coniuge, con la quale la pensione va a fare cumulo. E’ quindi importante analizzare caso per caso per capire qual è il reddito complessivo del nucleo famigliare.

Quali sono i limiti previsti per l’assegno sociale 2022

Le persone non sposate per ricevere l’assegno sociale 2022 non devono superare la soglia contributiva di reddito personale di euro 6.085,43. I soggetti coniugati invece devono avere un reddito che, unito a quello del coniuge, non superi la soglia di 12.170,86 euro. E’ facile intuire che questa misura è assolutamente fuori dalla portata di molte persone se il partner riceve una pensione anche di poco inferiore ai 1000 euro mensili, per non parlare dell’impossibilità di ricevere l’assegno sociale per chi ha accanto un coniuge con una pensione più ricca.

Ricordiamo che quando si raggiungono i 71 anni di età e si sono maturati almeno 5 anni di contributi con versamenti effettuati dopo il 1996 si può ricevere la pensione contributiva. A differenza dell’assegno sociale la pensione di vecchiaia viene erogata dall’Inps indipendentemente dai requisiti reddituali familiari.

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