Assumere le donne conviene di più, al via lo sgravio contributivo al 100%

Oggi assumere le donne è più conveniente grazie all’esonero integrale dei contributi per il biennio 2021 – 2022, si attendono le istruzioni INPS.

Assumere le donne conviene di più, al via lo sgravio contributivo al 100%
(Foto Adobe) Assumere le donne conviene di più, al via lo sgravio contributivo al 100%

Finalmente sbloccato l’esonero contributivo al 100% per chi assume donne disoccupate. ricordiamo che l’esonero è previsto nella Legge di Bilancio 2021 ed era in attesa dell’approvazione dell’Unione europea per la sua applicazione. Finalmente, la Commissione Europea ha ritenuto valida la misura e ha concesso l’autorizzazione. A dare la notizia il Ministero del Lavoro, il prossimo step spetta all’INPS, infatti, dovrà procedere con la pubblicazione della circolare con tutte le istruzioni e le modalità di applicazione.

Assumere le donne conviene di più, al via lo sgravio contributivo al 100%

Si attende la circolare INPS che dovrà precisare le procedure da mettere in pratica per il rimborso retroattivo per i contributi versati dai datori di lavoro che hanno assunto lavoratrici disoccupate.

L’esonero contributivo è totale e spetta per l’assunzione di lavoratrici svantaggiate, precarie o autonome, con reddito basso. L’applicazione dell’esonero si applica in modalità retroattiva e include il biennio 2021-2022. Lo sgravio anche se integrale non può superare il limite massimo di 6.000 euro annui, ed è subordinato all’incremento occupazionale.

L’agevolazioni sono ammesse per le seguenti assunzioni:

a) donne disoccupate da circa dodici mesi con almeno 50 anni di età;

b) lavoratrici di qualsiasi età disoccupate da almeno sei mesi, residenti nelle zone ammissibili ai fondi stanziati dall’Unione Europa;

c) qualsiasi età e non occupate da almeno sei mesi, che svolgo un’attività o professioni in particolari settori economici che evidenziano un’accentuata disparità occupazionale di genere;

d) di qualsiasi età prive di impiego da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

La precedente circolare INPS n. 32 del 22 febbraio 2021, precisa che con la dicitura “donne prive di impiego”, si intende anche le lavoratrici autonome che nei sei mesi precedenti hanno svolto attività lavorativa o parasubordinata con redditi inferiore al minimo personale.

LEGGI ANCHE>>>Busta paga: assunzione part-time ma si lavora full-time, cosa fare?

Chi può chiedere l’agevolazione?

Possono accedere allo sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di donne, tutti i datori di lavoro privati, anche agricoli e non imprenditori. Però, i contratti di lavoro devono essere a tempo indeterminato, determinati o confermati da un precedente rapporto di lavoro. Lo sgravio è riconosciuto anche per i rapporti di lavoro part-time, somministrazione e rapporto di lavoro con vincolo associativo con cooperativa di lavoro.

Impostazioni privacy