Gli italiani attendono con ansia il mese di luglio: ben tre “regali” in arrivo

Potrebbe essere un mese di luglio davvero “fuori dal comune” per una piccola parte di italiani. In alcuni casi infatti, non pochi contribuenti, potrebbero addirittura ricevere, da qui a qualche settimana, ben tre aumenti in arrivo. Cerchiamo di entrare nei dettagli e di capire di cosa si tratta.

L’assegno “una tantum” di 200 euro per coloro che hanno un reddito inferiore ai 35mila euro, e ancora la tanto attesa quattordicesima di luglio per tanti pensionati. Ma non è finita qui. A fare loro compagnia potrebbe arrivare il recupero del modello 730 che in questi giorni tanti italiani stanno compilando in un “maggio rovente” per i versamenti al fisco.

Il mese di maggio è ormai iniziato e con esso anche la stagione della dichiarazione dei redditi 2022.

Tra moduli da compilare, codici, scadenze e importi da verificare è facile confondersi.

In particolare, per il modello 730/2022 si avvicina la prima scadenza utile per l’erogazione dei rimborsi Irpef in busta paga.

Il nuovo sistema telematico per l’erogazione del rimborso dovuto sulla base delle richieste di detrazione premia i contribuenti che trasmettono la dichiarazione dei redditi 2022.

Dal 23 maggio, infatti, il modulo 730 precompilato sarà reso disponibile sul sito online di l’Agenzia delle Entrate, che inciderà direttamente sulle operazioni di bilanciamento, ma in attesa del lancio della dichiarazione fai da te, resta possibile contattare Caf e intermediari.

Vediamo una breve panoramica: partendo dalla definizione per arrivare al modello precompilato.

Cos’è il modello 730

Innanzitutto, cosa si intende per modello 730? Il modello 730 è un modulo di dichiarazione dedicato principalmente a lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati che, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, presenta notevoli vantaggi, anche per la facilità di compilazione. Il contribuente non dove svolgere alcuna calcolo e ottenere così il rimborso o eventuali detrazioni. nel caso in cui dalla dichiarazione risulti un debito d’imposta, direttamente in busta paga o sulla rata della pensione, a partire da luglio per i dipendenti o da agosto e settembre per i pensionati.

Modello 730, che può presentare domanda

Possono presentare i 730 tra pensionati e dipendenti e coloro che percepiscono redditi assimilabili a quelli del lavoro dipendente, cassa integrazione, Naspi. E ancora sono inclusi sacerdoti della Chiesa cattolica e lavoratori che percepiscono redditi da collaborazione coordinata e continua.

Il modello 730 si rivolge anche ai contribuenti che nell’anno precedente percepivano redditi da lavoro dipendente o assimilati che nell’anno di presentazione della dichiarazione , non hanno sostituto d’imposta. In questo caso l’eventuale rimborso sarà corrisposto direttamente dall’Agenzia delle Entrate, mentre nel caso ci siano delle somme da pagare verrà predisposto il modulo F24.

Non sarà possibile utilizzare il modello 730 e quindi sarà necessario compilare il modulo Reddito individuale, se si percepisce nell’anno d’imposta coperto dalla dichiarazione, reddito d’impresa, partecipazione, lavoro autonomo con partita IVA. Dallo scorso anno gli eredi possono presentare anche il 730 a nome del defunto (nel 2020 e comunque entro il 30/09/2021).

Rimborso Irpef in arrivo sul 730? Tutto è possibile

Il modello 730 consente al Fisco di determinare con precisione l’entità delle imposte dovute da ogni cittadino ogni anno, sulla scorta dei redditi percepiti e delle detrazioni fiscali riconosciute.

Per i lavoratori dipendenti, il datore di lavoro assume il ruolo di sostituto d’imposta: sostituendosi al singolo contribuente, trattiene le imposte dovute e le versa successivamente allo Stato oppure alla Pubblica Amministrazione.

In questo caso il datore di lavoro si occupa anche di liquidare il rimborso 730, cosa che avviene direttamente in busta paga.

Il rimborso del 730 viene pagato al primo stipendio utile a partire dal mese successivo. In tale periodo il sostituto d’imposta riceve il prospetto di liquidazione, ovverosia la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate che certifica il diritto al rimborso e ne definisce quindi anche l’entità.

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