Bonus casa e lavori 2022, quante opportunità da non perdere! La lista

Sono tante e diverse le opportunità se si guarda all’elenco di tutti i bonus per la casa 2022 e relativi lavori: quali sono e dettagli al riguardo

Bonus casa e lavori 2022, quante opportunità da non perdere: quali sono
Soldi e calcolatrice (fonte foto: Adobe stock)

È un tema che comprensibilmente desta sempre grande attenzione ed interesse, quello relativo ai bonus e all’insieme di misure e agevolazioni in particolare relative alla casa con i relativi lavori, il cui elenco per il 2022 risulta avere diverse e plurime opportunità eventuali per gli interessati.

Vi sono misure che consentono sconti per alcuni tipi di intervento da fare su edifici e case, proroghe e bonus diversi, dal superbonus 110% l bonus giardini e molti altri ancora.

Tale tematica ha uno spazio importante nella nuova Manovra, ma ecco di cosa si tratta in particolare e alcuni dei dettagli da poter conoscere.

Ecobonus casa e bonus ristrutturazioni edilizie 2022: come funzionano, detrazioni e dettagli

Tra gli interventi più interessanti confermati dalla Manovra 2022, vi è l’ecobonus casa legato ad interventi di efficientemente energetico, le cui detrazioni al riguardo sono del 65% o del 50%. Per quanto concerne il primo caso, ovvero quelle al 65%, le tipologie di lavoro coinvolte sono diverse.

Riguardano infatti lavori di riqualificazione energetica globale entro centomila euro; installazione di collettori solari termini (spesa fino a centomila euro); di caldaie a condensazioni su parti comuni di edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari in condominio (fino a 30 mila euro); il cambio tolte o parziali degli impianti di climatizzazione invernale con quelli di aria cada a condensazione (fino a 30 mila euro).

E ancora, coibentazione di strutture opache verticali e orizzontali (detrazione non superiore ad euro sessantamila); lavori di climatizzazione invernale e produzione circa l’acqua calda sanitaria con l’installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (spesa fino a trentamila euro);  cambio totale o parziale di impianti di climatizzazione invernale mediante l’installazione di pompe di calore a grande efficienza (spesa fino a 30 mila euro); cambio di scaldacqua classici con quelli a pompa di calore (spesa fino a trentamila euro).

Microgeneratori (fino a centomila euro) e building automation (fino a 15 mila euro). Per quel che concerne invece la detrazione pari al 50%, si parla di caldaia a condensazione montate su singole unità immobiliari con efficienza energetica legata al riscaldamento pari o maggiore del 90% (spesa fino a trentamila euro); acquisto e cambio di finestre, infissi compresi, (spesa fino a sessantamila euro); impianti di climatizzazione invernale installati con generatore di calore che si alimentano a biomasse combustibili (spesa fino a trentamila euro); acquisto e cambio di schermature solari (spesa fino a sessantamila euro).

Rispetto invece al bonus ristrutturazioni edilizie, questo è legato ad interventi di manutenzione ordinaria rispetto a parti comuni dell’edificio, o di manutenzione straordinaria, o di ristrutturazione edilizia e recupero e risanamento conservativo.

Si tratta di una detrazione fiscale pari al 50% per chi intende procederete ad una ristrutturazione per importi non superiori ad euro 96 mila, che si può fruire in dieci quote annuali del medesimo importo.

Superbonus 110% e sostituzione infissi: l’IVA e le spese tecniche fruiscono della maxi detrazione?

Bonus mobili e bonus giardini 2022: requisiti e condizioni

Destano dunque grande attenzione le tante e diverse agevolazioni a cui si potrebbe accedere nel 2022, come nel caso ad esempio del bonus mobili  che consente una detrazione irpef del 50% in relazione all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con classe non minore ad A+ in relazione ad un immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione si applica su una spesa che non può essere superiore ad euro 10 mila, che viene suddivisa in 10 quote annuali dal medesimo importo, all’interno delle quali possono rientrarvi anche quelle di trasporto purché tracciabili.

SI fa riferimento a mobili quali ad esempio, per citarne solo qualcuno, cucine, tavoli, sedie, letti e materassi, comodino, poltrone, librerie, scrivanie, divani ed altri ancora. Requisito e condizione da tener ben presente è l’acquisto mediante pagamento tracciabile e la conservazione di ricevute e dei documenti che ne attestino il pagamento da indicare in dichiarazione dei redditi.

Da non dimenticare anche il bonus giardini 2022 con detrazioni fiscali al 36% legati al miglioramento degli spazi verdi su quanto speso in merito ad interventi tesi a sistemare e migliorare proprio spazi verdi, giardino e cosi via. Si applica a lavori quali ad esempio giardini pensili, impianti di irrigazione e pozzi, riqualificazioni di prati ed altri ancora.

La detrazione del 36% viene suddivisa in 10 quote annuali dal medesimo importo su di un importo non superiore ad euro 5 mila per lavoro su unità immobiliare ad uso abitativo. Si ricorda l’uso di strumenti di pagamento tacciabili.

Superbonus 110% e bonus facciate: come funzionano e i dettagli

Proseguendo nell’elenco di alcuni dei tanti bonus legati alla casa e agli interventi e lavori da effettuare, vi è il superbonus 110%, confermato e legato alla riqualificazione energetica degli edifici con incentivi per interventi tesi a migliorare l’efficientamento energetico di edifici e villette unifamiliari , riqualificazione antisismica, eliminazione barriere architettoniche, installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Sono stati rimossi riferimenti a tetti ISEE, spiega Businessonline.it, limitazione all’abitazione principale e a termini di comunicazione della Cila viene previsti un vincolo, ovvero fare il 30% dei lavori entro la data del 30 giugno 2022.

Si tratta di interventi di isolamento Enrico sugli involucri, cambio di impianti di climatizzazione invernale su parti comuni, interventi antisismici. Se usufruito, si applica una detrazione nella misura del 110% oppure si può optare per lo sconto in fattura, contributo anticipato mediante sconto praticato da fornitori di beni e servizi oppure cessione del credito in corrispondenza alla detrazione che spetta.

Per quel che concerne il bonus facciate 2022, Businessonline.it nel proprio approfondimento spiega che la detrazione fiscale in questione cala dal 90% al 60% ma senza limiti di spesa per lavori fatti in relazione a restauro e recupero facciate esterne degli edifici.

Riguarda nello specifico lavori di ristrutturazione di facciate di palazzi e abitazioni private, rifacimento di balconi, ringhiera e frontali, opera di verniciatore e di rifacimento di ringhiere rovinate, tinteggiatura e intonacatura di decorazioni.

Bonus e agevolazioni 2022, chi ha più di 60 anni li può richiedere: ecco quali sono

Bonus idrico, caldaia e ascensori 2022: alcuni dettagli da conoscere

L’elenco con alcuni dei tanti bonus previsti continua con quello idrico, che ha valore di 1000 euro senza necessità della formazione del redito imponibile o del calcolo ai fini Isee, spiega Businessonline.it. Si applica nel caso di lavori di sostituzione di sanitari, rubinetti e soffioni doccia.

Nello specifico, riguarda spesa di cambio e posa in opera di sanitari in ceramica con volume massimo di scarico pari o minore di 6 litri per sistemi di scarico, di rubinetti e soffioni per doccia, rispettivamente di controllo del flusso di acqua con portata pari o minore di 6 litri al minuto e pari o minore di 9 litri al minuto.

Rispetto al bonus caldaia, questo riguarda spese di sostituzione totale o in parte del vecchio generatore termico con installazione di uno nuovo a condensazione ad aria o acqua e le detrazioni fiscali possono essere del 65 o del 50%.

Per quanto riguarda il primo caso, si lega a sistemi installati di termoregolazione evoluti che appartengono alle classi V, VI e VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;  impianti con apparecchi ibridi, costituti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica e concerti per funzionare in abbinamento tra loro; spesa legate per l’acquisto e la posa in itera di generatori di aria calda a condensazione.

Rispetto alle detrazioni pari al 50%, queste riguardato spesa di installazione di caldaia a condensazione di classe A senza valvole; cambio dell’impianto di climatizzazione con quelli di caldaie a condensazione di classi energetica pari o maggiore di A (limite spesa 30 mila euro); acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti con generatori che si alimentano a biomasse combustili, (spesa fino a 30 mila). Elemento necessario è l’invio della scena descrittiva dell’intervento a ENEA mediante modalità telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Tra i bonus anche quello del 75% legato all’abbattimento delle barriere architettoniche, che vale per l’installazione di ascensori o montacarichi o interventi di automazione degli impianti di edifici. Si spalma in 5 anni e vale, rispetto ai tetti di spesa, per le spese di 50 mila euro per villette (abitazioni unifamiliari); 40 mila euro ad appartamento per piccoli condomini fino a 8 unità abitative; 30 mila euro per abitazioni nei palazzi oltre le 8 unità.

Questi sono solo alcuni dei tanti bonus previsti; è opportuno ed importante che ciascuno approfondisca termini, modalità, requisiti, condizioni e tutti i dettagli e gli aspetti in merito ad ogni tipo di bonus, mediante il confronto con esperti del campo e del settore, al fine di chiarire ogni eventuale dubbio al riguardo.

Impostazioni privacy