Bonus mobili e vendita immobile: cosa accadde al beneficio non ancora del tutto fruito?

Bonus mobili e vendita immobile: scopriamo cosa accade al bonus quando non è stato ancora del tutto fruito. L’agevolazione si trasferisce con l’immobile?

L’Agenzia delle Entrate, attraverso la rivista online FiscoOggi.it, ha risposto ad un quesito posto di un proprio lettore. Il dubbio riguarda la possibilità del trasferimento del bonus mobili ed elettrodomestici in caso di vendita dell’immobile.

Bonus mobili e vendita immobile
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In sostanza, il quesito posto all’Agenzia delle Entrate riguarda la possibilità che il bonus, non del tutto fruito, debba essere trasferito con il cambio di proprietà dell’immobile.

In questo caso specifico il contribuente, ovvero colui che ha ricevuto l’agevolazione fiscale, è una persona fisica.

Il bonus in questione, come previsto dal regolamento, è un’agevolazione fiscale accessibile alle persone fisiche che decidono di ristrutturare il proprio immobile. In questo modo, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute.

Al momento della compravendita dell’immobile il vecchio proprietario può cedere le rate residue di detrazione, relative agli interventi di ristrutturazione. A questo punto sorge spontanea una domanda: è necessario chiedere anche il bonus mobili al nuovo acquirente?

Bonus mobili e vendita immobile: facciamo chiarezza

Il bonus mobili è una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Affinché una persona fisica posso accedere alla suddetta detrazione fiscale, è necessario che le spese sostenute siano destinati ad arredare un immobile nell’ambito di un intervento edilizio di recupero del patrimonio immobiliare.

In ogni caso, è possibile accedere al bonus mobili e elettrodomestici anche quando i beni acquistati sono semplicemente destinati ad arredare un immobile, che non è lo stesso sottoposto all’intervento edilizio. Ma la legge ammette la possibilità di beneficiare dell’agevolazione, anche quando l’acquisto dei mobili è destinato ad arredare un immobile, ma l’intervento edilizio ha interessato una pertinenza dello stesso.

L’agevolazione prevista dal bonus mobili e grandi elettrodomestici ha subito una proroga grazie alla legge di bilancio del 2022. Essa è accessibile per le spese sostenute nel triennio 2022-2024.

Il beneficio deve essere calcolato su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, e di 5.000 euro per il 2023 e 2024.

Il beneficiario della detrazione riceverà la quota che gli spetta in 10 erogazioni annuali di pari importo.

Nell’arco del decennio, il beneficiario potrebbe vendere l’immobile grazie al quale ha ottenuto il diritto di accedere al bonus mobili e elettrodomestici. Dunque può accadere che al momento della vendita ci siano delle detrazioni non ancora fruite.

In una circostanza del genere, la normativa prevede la non trasferibilità delle detrazioni, anche se al nuovo proprietario sono state trasferite le restanti rate della detrazione della spesa di recupero del patrimonio edilizio.

Di conseguenza, possiamo dedurne, che il contribuente può continuare ad usufruire delle quote di detrazione non utilizzate, anche dopo la cessione dell’immobile.

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