Cessione del credito – SAL: il chiarimento arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate

La cessione del credito può aver luogo anche per stato di avanzamento lavori, SAL: ecco di seguito alcuni dettagli al riguardo 

La cessione del credito può aver luogo anche per singoli stati di avanzamento lavori, SAL: alcuni dettagli al riguardo e circa il chiarimento arrivato da Agenzia delle Entrate mediante circolare n°19/E.

Cessione del credito - SAL: il chiarimento di Entrate, i dettagli
fonte foto:adobestock

A parlarne nel proprio approfondimento è Investireoggi.it, il quale spiega che la cessione del credito può aver luogo anche per SAL. Da qui, il credito legato ai singoli SAL, ha una propria autonomia e ciò comporterebbe che il medesimo possa esser ceduto separatamente, anche a soggetti diversi, senza andare a configurare una cessione parziale del credito rispetto alla totalità dei lavoro eseguiti.

Questo, quanto si legge, facendo cenno ad un chiarimento arrivato da Agenzia delle Entrate mediante la circolare n°19/E.

Cessione del credito, alcuni dettagli

Tanti gli aspetti che possono interessare quando si parla di cessione del credito, ad esempio circa le novità bonus casa e proprio in merito alla cessione del credito prevista per il 2022 e 2023.

Rispetto al tema in oggetto, come spiegato da Investireoggi.it, ad oggi la cessione del credito anche da sconto in fattura è ammessa nel rispetto di alcune regole, quali: La 1°cessione è libera nel senso che può esser fatta nei confronti di qualsiasi oggetto anche estraneo ai lavori; la 2° e la 3° soltanto nei confronti delle banche, altri intermediari finanziari e società che appartengono ad un gruppo bancario iscritti nei rispettivi albi tenuti da Banca d’Italia (art.106 e art.64, Dlgs. n.385/1993) oppure imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia (soggetti qualificati).

Quando in possesso del credito, banche e altri soggetti qualificati possono poi cedere il suddetto ai propri clienti business, si legge; resta fermo il divieto, in merito al correntista cessione del credito, di operare ulteriori cessioni. Le cessioni che seguono la prima possono avere ad oggetto (per l’intero importo) anche soltanto una oppure alcune delle rate di cui si compone il credito, quindi la cessione, si legge, sarebbe consentita anche per singola rata.

Il numero delle rate corrisponde agli anni in cui in teoria andrebbe suddivisa la detrazione in dichiarazione dei redditi. Investireoggi.it fa un esempio e spiega che qualora il credito fosse collegato al bonus ristrutturazione, il credito sarebbe composto da dieci rate. Queste, si legge, potrebbero esser cedute anche singolarmente.

Le singole rate non possono essere frazionate, quindi il divieto di cessione parziale riguarda le singole rate. Le indicazioni si applicano a crediti che derivano dalle 1°cessioni e da sconti in fattura comunicati a Agenzia delle Entrate a partire dal primo maggio 2022.

Viene sottolineato un aspetto a cui prestare attenzione; alle comunicazioni di 1° cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzie delle Entrate entro il 30aprile 2022, non si applicano: divieto di cessione parziale e; tracciatura, in caso di cessioni dei crediti successive alla prima opzione.

Investireoggi.it spiega che l’Agenzia delle Entrate ha analizzato, mediante circolare n°19/Ele novità in commento rapportandole ai singoli stati di avanzamento lavori. L’opzione dello sconto in fattura o cessione del credito può esser esercitata, si legge, in relazione ad ogni SAL che, con riferimento agli interventi ammessi al Superbonus, non possono essere più di 2 per ogni intervento complessivo. Il primo stato di avanzamento, si legge ancora, si deve riferire ad almeno il 30% dello stesso intervento.

E si legge: il credito di imposta che scaturisce dai singoli SAL e dal saldo ha vita autonoma, e; è cedibile separatamente, anche a soggetti diversi.

Ciò non comporterebbe, viene spiegato, la violazione del divieto di cessione parziale. Fermo restando quanto affermato per quanto concerne il divieto di frazionamento delle successive cessioni delle singole rate annuali.

Infime, si legge che resta ferma la possibilità circa la cessione delle rate residenza di detrazione non ancora impiegate. Questi, alcuni dettagli che si leggono al riguardo. Ad ogni modo è bene, opportuno ed importante approfondire ed informarsi circa il tema e i vari elementi in oggetto attraverso un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, soggetti competenti in materia, così da comprendere al meglio e nel dettaglio tutti gli aspetti e chiarire ogni eventuale dubbio. Circa l’approfondimento, inoltre, consultare anche la circolare n°19/E dell’Agenzia delle Entrate.

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