Russia, Citibank a rischio per esposizione finanziaria: potenziale ribassista

L’agenzia Fitch abbassa il rating del debito a lungo termine della Russia.Citibank è la banca con il maggior peso economico internazionale coinvolta.

Il rischio di insolvenza imminente indicato dall’agenzia di rating mette in dubbio la solvibilità dei pagamenti russi per la maggior parte dei creditori internazionali.

Banca Citibank

Fitch ha giustificato la valutazione a ribasso come decreto approvato in Russia il 5 marzo che potrebbe potenzialmente forzare la ridenominazione dei pagamenti del debito sovrano, da valuta estera in rubli. Oltre a questo, la Banca centrale russa ha limitato il trasferimento delle cedole del debito in rubli ai non residenti. La politica del Cremlino può preannunciare quella che sembra la probabilità concreta di mancare ai suoi oneri finanziari.

La scorsa settimana, S&P Global Ratings ha declassato il rating in valuta locale e quello in valuta estera del debito sovrano della Russia. Analogamente Moody’s che ha declassato la capacità di solvibilità del debito del Paese appena un livello sopra quello di default. L’aspettativa è quella che i controlli sui capitali introdotti dalla banca centrale della Russia limitino i pagamenti transfrontalieri, compreso il servizio del debito sui titoli di stato.

Ciò significa che il debito sovrano del paese è ora considerato al di sotto dell’investment grade, ovvero vicino ai titoli “spazzatura”, da tre delle principali società di rating del mondo. Anche il rublo russo ha toccato minimi record poiché i paesi di tutto il mondo hanno imposto sanzioni sempre più severe al paese.

Citibank a rischio, ecco i motivi dall’esposizione finanziaria in Russia

Citigroup ha in questo momento un rischio elevato di incorrere in perdite a causa della transizione della sua attività economica, che va a coincidere con la guerra in Ucraina.

La società è da tempo impegnata a chiudere l’attività al dettaglio in 13 mercati comprensivi di Asia, Europa, Medio Oriente e Messico. Eccezione fatta per gli Stati Uniti Citi si sta concentrando sulla gestione patrimoniale e sul commercial banking come principali fonti di crescita. Date le sanzioni internazionali imposte alla Russia Citibank prosegue nei suoi sforzi di chiudere la sua attività di credito al consumo nel Paese.

Nell’ultimo mese le azioni Citi hanno perso circa il 14,4% e il 16% nell’ultimo anno. Dopo aver raggiunto un massimo di 12 mesi di 79,86 dollari il 2 giugno, a seguito degli utili raggiunti per primo trimestre 2021 le azioni sono scese del 31%.

Citi è stata una delle prime banche straniere a entrare in Russia dopo la caduta dell’Unione Sovietica. La banca ha mantenuto aperta la sua attività economica nel corso degli anni, anche se altre banche internazionali si sono ritirate a causa dell’intensificarsi della concorrenza da parte di istituti sostenuti dallo Stato e dei requisiti di conformità sempre più complessi. Citibank ha sede in dieci città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo. Serve nel Paese circa mezzo milione di consumatori principalmente attraverso servizi come carte di credito e prestiti personali. La divisione alla fine del 2020 deteneva circa 180,4 miliardi di rubli in depositi al consumo e 44,7 miliardi di rubli in prestiti a privati.

La liquidazione pianificata da tempo di Citigroup della sua attività in Russia è bloccata in un limbo di natura legale. Questo aumenta le probabilità che la banca Usa che serve oltreoceano 72 milioni di clienti non riesca a chiudere in profitto l’operazione.

Citibank a rischio dall’esposizione finanziaria in Russia, le difficoltà di disinvestire

Il numero di potenziali acquirenti per la divisione è notevolmente diminuito ora che i paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, hanno sanzionato Mosca. Questo rischia di trasformare la vendita in una costosa svalutazione.

Sono ormai centinaia le compagnie occidentali, comprese le multinazionali che hanno annunciato il loro ritiro dalla Russia per protestare contro l’invasione. È probabile che i potenziali acquirenti all’interno della Russia siano stati colpiti dalle sanzioni. Questo non solo crea delle difficoltà economiche, ma rende difficile stabilire qualsiasi accordo commerciale. Ciò richiede infatti una deroga alle sanzioni da parte del governo degli Stati Uniti. La situazione finanziaria richiede cautela e la messa in sicurezza di depositi e prestiti dei clienti nel Paese.

Mercoledì Citi ha affermato che stava supportando i clienti aziendali in Russia, tra cui molte multinazionali americane ed europee che stanno sospendendo la loro attività economica. Con l’economia russa sempre più disconnessa dal sistema finanziario globale, Citi si trova ancora con un’esposizione di 10 miliardi di dollari in crediti, obbligazioni e altre attività finanziarie.

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