Investire in diamanti, davvero è una buona idea? Ecco la verità

Investire in diamanti è nell’immaginario collettivo, al pari dell’oro, il bene prezioso per eccellenza. Tuttavia potrebbe non rappresentare un buon investimento: ecco perché.

caratteristiche diamante
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Il mutamento negli obbiettivi politici ed economici, le incertezze economiche derivanti dalla pandemia, sono tutti elementi in grado di intrecciarsi costituendo fattori trainanti o limitanti per la futura economia europea.

I diamanti in questo senso potrebbero costituire un potenziale bene rifugio, sul quale diversificare i propri investimenti in un ottica di lungo periodo. Il prezzo dei diamanti è stabilito in base a quattro essenziali caratteristiche: taglio, purezza, colore e peso in carati. Tuttavia riuscire a confrontare in modo oggettivo il miglior rapporto qualità/prezzo, nonché assicurarsi che il proprio investimento frutterà nel corso del tempo, è un’impresa che molto difficilmente può essere portata avanti, senza riporre la propria fiducia in un esperto del settore.

Oggi internet è diventata una grande piazza nel quale possono essere comprati e venduti ogni tipo di beni, tra questi anche i diamanti. Se ci si vuole fare un’idea generale sulla variabilità del valore di queste pietre preziose, mettendo a confronto tra loro diversi pezzi in relazione alle loro caratteristiche essenziali, è possibile dare un’occhiata ai rivenditori online. In un secondo momento, è possibile rivolgersi a un esperto che sappia come commerciarli e che ha già avuto a che fare con il mercato.

Investire in diamanti: quali sono le difficoltà principali

La giusta base per pianificare il tuo investimento comincia dal considerare la messa a frutto dei tuoi risparmi in un arco temporale di lungo periodo. Questo permette di moderare l’esposizione al rischio, considerando la difficoltà principale di stabilire l’apprezzamento di queste pietre preziose nel corso del tempo. Chi acquista i diamanti lo fa generalmente nell’ottica di poterlo rivendere al dettaglio, impreziosendolo con il taglio o diversamente montandolo per la creazione di gioielli o monili.

In questo senso riuscire a rivendere i tuoi diamanti, potrebbe non rivelarsi particolarmente fruttuoso, in quanto il tuo acquirente lo farà anch’esso in ottica di investimento e potresti ricevere offerte inferiori alle tue aspettative. Ci sono alcune aziende che acquistano diamanti specializzandosi come fanno i negozi che acquistano oro usato, ma naturalmente hanno tutto l’interesse a farlo a proprio vantaggio. I diamanti a differenza dell’oro non hanno una quotazione frutto di un mercato conosciuto a livello globale. I negoziati potrebbero quindi rivelarsi difficili o poco remunerativi.

Considerata l’assenza di parametri oggettivi di valutazione e un ampio range di prezzo su cui contrattare, i diamanti vengono per questi motivi venduti e comprati all’asta. Alcune sono direttamente bandite dalle gioiellerie che offrono alla clientela un servizio completo, in cui il pezzo viene valutato dagli esperti, così da poterlo mettere in vendita alle migliori condizioni o permutarlo con un altro oggetto prezioso. In questo senso, la differenza tra un diamante montato in un gioiello e uno senza montatura è l’impossibilità di potere classificare il primo in base alle sue proprietà.

Come classificare e stabilire il valore di un diamante

Per questo motivo e in entrambi i casi è molto importante avere un documento rilasciato da un istituto gemmologico prestigioso, come quelli GIA. Il documento dovrà attestare e certificare le caratteristiche peculiari, in modo da facilitare la vendita e giustificare il prezzo di fronte a un potenziale futuro acquirente.

Mentre altre materie prime come l’oro e l’argento hanno una quotazione che può essere seguita e controllata sul mercato, per i diamanti vengono prese in considerazione taglio, purezza, colore e peso in carati. Il prezzo finale però è costituito sempre dalle dinamiche di mercato, che possono rivelarsi controproducenti per il piccolo risparmiatore. In sintesi, è possibile individuare tre tipi di svantaggi nell’investire in diamanti.

Primo tra questi è la difficoltà nel riuscire a rivenderlo e trovare una quotazione che renda oggettivo il suo valore. La seconda motivazione è l’assenza di garanzie che il suo appezzamento in termini di valore avvenga in tempi ragionevoli. Considerando che i diamanti sono correlati alla loro scarsità o unicità in caso di pezzi particolarmente rari, è difficile stabilire se negli anni questi possano apprezzarsi in maniera utile per l’investitore.

Il terzo motivo più importante e correlato ai primi due: è l’avvento dei diamanti sintetici, che possono in futuro inflazionarne il prezzo. Questo dipenderà dallo sviluppo del settore e del perfezionamento delle tecnologie in grado di creare diamanti, riproducendo le stesse variabili fisico chimiche che danno origine a quelli che sono poi estratti dalle miniere.

La differenza tra diamanti naturali e sintetici

L’unica cosa che rende un diamante creato in laboratorio diverso da un diamante naturale è la sua origine. Il risultato è un diamante creato dall’uomo che è chimicamente, fisicamente e otticamente uguale a quelli naturali. Per questo motivo non c’è modo né motivo di creare delle distinzioni. Questi diamanti creati in laboratorio sono classificati e certificati utilizzando lo stesso procedimento dei diamanti estratti. I diamanti sintetici potrebbero in futuro sostituire quelli naturali.  Infatti la loro produzione è compatibile agli standard ambientali moderni e non comporta lo sfruttamento di manodopera né l’inquinamento.

Investire in diamanti comprando azioni o futures

L’industria estrattiva di diamanti è in mano a quattro grandi multinazionali. Tre di queste, a esclusione di De Beers, sono quotate in borsa. È perciò possibile investire in alternativa sul comparto azionario della società Russa Alrosa, la brasiliana Rio Tinto, e l’australiana BHP Billiton.

Considerato quanto detto in precedenza è utile investire in un’ottica di diversificazione del portafoglio. Bisogna considerare che queste azioni sono particolarmente illiquide e hanno una volatilità in grado di creare variazioni del prezzo anche del 15% in pochi giorni. È quindi utile destinare una parte del capitale che si intende lasciare investita con ragionevole sicurezza per un lungo periodo di tempo.

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Per quali motivi investire in diamanti?

I diamanti possono essere, in caso di crisi e di incertezze nel sistema economico, un eccellente mezzo di trasferimento di valore. Questa caratteristica è data essenzialmente da tre fattori che costituiscono le caratteristiche fisiche di queste pietre preziose:

  1. I diamanti sono facilmente trasportabili in qualsiasi circostanza.
  2. Sono essenzialmente indistruttibili e non vengono deteriorati.
  3. Sono molto facili da conservare anche per lunghissimi periodi e in caso di dubbi possono essere assicurati. I diamanti sono a prova di inflazione e sono in parte un bene deflattivo, perché la capacità estrattiva è limitata e diminuisce nel tempo.
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