Comodato d’uso? Chi paga le utenze: ecco cosa dice il codice civile

Concetto di comodato d’uso e cosa succede quando questo è praticato. A chi spettano determinate spese. Tutte le informazioni.

Seconda casa
Seconda casa (Adobe)

Il caso specifico in cui ci sia un accordo di comodato d’uso tra due soggetti in merito all’utilizzo di una abitazione, di un locale, comporta una serie di necessarie considerazioni. Come prima cosa bisogna sottolineare il fatto che si parli di un contratto di natura gratuita, nel senso che non è previsto, di fatto, il pagamento di un canone di locazione al proprietario dell’immobile, che per l’appunto lo cede a titolo gratuito ad un secondo soggetto per un arco di tempo definito. In merito alle dinamiche riguardanti l’accordo in questione si è espressa a più riprese la cassazione per provare ad interpretarne alcuni aspetti.

Il sospetto principale, che potrebbe emergere, in linea di massima da ogni singola dinamica è che il comodato d’uso possa essere inteso come tale soltanto all’apparenza. La teoria vorrebbe per l’appunto l’assenza di passaggi di soldi vero e proprio tra le due parti, ma nella sostanza questo potrebbe accadere lo stesso in vari modi. Uno di questi è sicuramente quello del pagamento delle utenze. Dietro ad esempio la copertura di certe spese potrebbe esserci la vera natura dell’accordo. Il rischio è quello di un contratto di locazione classico camuffato da comodato d’uso per motivi fiscali, l’Agenzia delle entrate, in ogni caso vigila.

Comodato d’uso? ecco cosa può succedere in realtà

La Cassazione dunque prevede un piccolo onere a carico di chi gode del comodato, la Corte Suprema invece vuole che si stabilisca un limite tra piccolo onere e rischio che questi celi in realtà un vero e proprio affitto. L’articolo 1808 del Codice civile sancisce inoltre una serie di obblighi, veri e propri, per il comodatario che in ogni caso ha dalla sua l’utilizzo pieno dell’immobile e per questo utilizzo è tenuto a pagare eventuali spese accessorie. Parliamo di utenze, di condominio e tutto ciò che in qualche modo riguardo lo stesso utilizzo dell’immobile. In caso contrario il comodante potrebbe richiedere la restituzione del bene.

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Nel caso in cui, inoltre, l’immobile venga ceduto, di fatto definitivamente venduto ad una terza persona, quest’ultima potrà scegliere a proprio piacimento cosa fare di quel contratto di locazione gratuito, di quel comodato d’uso insomma, avendone ogni diritto per estinguerlo. La dinamiche in merito a questo particolare tipo di accordo sono per la verità assai semplice e ben regolate in ogni caso anche dal codice civile. Trovare accordi preventivi, certo è al cosa migliore, anche se la legge è ben presente in certe specifiche trame.

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