Banche in crisi? Così le criptovalute possono superare i limiti delle sanzioni

Banche nella bufera con la guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia: come si finanziano gli Stati coinvolti e il ruolo di Bitcoin e criptovalute.

Sono in bancarotta le filiali europee di Sberbank a causa del deterioramento della loro situazione di liquidità. Nell’ultima settimana sono diverse le banche europee compromesse sul mercato azionario. limite

Adobe StockA causa dell’esposizione alla Russia le azioni dell’austriaca Raiffeisen Bank, di Unicredit e di Intesa Sanpaolo sono state tra le più vendute. Le oscillazioni del prezzo delle azioni di martedì sono arrivate mentre la Russia ha affrontato gli effetti di un isolamento crescente per la sua invasione dell’Ucraina.

Tra le banche italiane più colpite anche Banco Bpm, Bper Banca e Banca Mediolanum che perdono intorno al 2,5%. Male in Francia anche Societé Generale, mentre a Francoforte vanno male le Deutsche Bank, a Londra Hsbc Holdings, il primo istituto europeo per capitalizzazione. Di fronte a uno scenario geopolitico sempre più complesso, gli investitori dovrebbero evitare di vendere in preda al panico e concentrarsi sui fondamentali del mercato.

SWIFT, l’arma più potente per le sanzioni contro la Russia: vi spieghiamo il perché

Mercato interbancario: come l’Ucraina cerca di finanziarsi nella guerra con la Russia

L’Ucraina ha raccolto 8,1 miliardi di grivna, pari a 277 milioni di dollari in una vendita di obbligazioni di guerra. L’emissione rappresenta il suo ultimo sforzo di raccolta fondi per attingere al sostegno globale per il paese nella sua lotta contro l’invasione della Russia.

Il paese ha pagato martedì circa 300 milioni di dollari in interessi obbligazionari in scadenza agli investitori internazionali, onorando i suoi impegni finanziari anche in mezzo a un conflitto devastante. A sostenere l’economia ucraina possono intervenire il FMI e la Banca Mondiale, intanto le obbligazioni di guerra rendono agli investitori 11% e sono state emesse ad un prezzo di 33 dollari. Per il momento le aziende ucraine hanno una leva finanziaria molto bassa e alcune sono persino sopravvissute all’ultima crisi senza alcuna ristrutturazione. Se le varie campagne di finanziamento possono trasformarsi in un pesante costo a lungo termine per l’Ucraina, il sostegno economico esprime anche una condanna globale dell’invasione da parte della Russia.

I governi stranieri hanno aumentato le sanzioni, tagliato fuori le banche dal cruciale sistema di messaggistica SWIFT e chiuso lo spazio aereo all’aviazione russa. La FIFA, ha bandito le squadre nazionali e di club della Russia da tutte le competizioni. Le principali società russe quotate sui listini USA sono state interdette agli scambi, fino a quando la situazione internazionale non troverà una nuova stabilità.

Mercato interbancario: Visa e Mastercard escono dal mercato russo

Martedì le maggiori società USA di carte di credito Visa e Mastercard hanno estromesso diverse istituzioni finanziarie russe dal loro circuito, allineandosi alle sanzioni governative.

Visa ha dichiarato lunedì la presa in carico dei provvedimenti tempestivi atte a garantire il rispetto delle sanzioni applicabili, aggiungendo che donerà 2 milioni di dollari per gli aiuti umanitari. Anche Mastercard da questo punto di vista ha promesso di contribuire con 2 milioni di dollari. La società finanziaria ha affermato in oltre che continuerà a lavorare con le autorità di regolamentazione per rispettare gli obblighi di conformità in relazione all’evoluzione della situazione.

Tra domenica e lunedì i russi si sono precipitati ai bancomat in lunghe code, preoccupati di non potere più prelevare i contanti dalle proprie carte.

Crisi interbancaria: come le criptovalute possono superare i limiti delle sanzioni

Oltre a Visa e MasterCard anche molte banche occidentali, compagnie aeree e altre hanno tagliato i legami con la Russia, definendo le azioni del paese inaccettabili.  Se la Russia rimarrà isolata dai mercati finanziari, l’Ucraina potrà nel frattempo allinearsi all’Unione Europa. La banca centrale ucraina ha creato un account speciale la scorsa settimana, aprendo ai finanziamenti internazionali di criptovalute da persone di tutto il mondo. Gli indirizzi crittografici raccolgono fondi in Bitcoin e altri token digitali.

Martedì mattina, quegli account avevano ricevuto più di 17 milioni di dollari attraverso migliaia di donazioni in criptovalute. La ricerca di alternative in dollaro tramite gli asset digitali da parte dei cittadini è nata anche dal blocco del commercio di valuta estera. Per questo motivo Kuna, il più popolare exchange di criptovalute in Ucraina, ha registrato un aumento elevato nei volumi di scambio nelle stablecoin legate al valore del dollaro.

Sull’exchange ucraino Kuna, dall’inizio delle tensioni geopolitiche e del conflitto, i volumi di Tether hanno superato abbondantemente quelli di Bitcoin, la prima criptovaluta per capitalizzazione al mondo.

Le criptovalute, sono una risorsa che viaggia al di fuori dei normali canali finanziari e sulle quali le istituzioni tradizionali hanno poco o nessun controllo. Questo permette l’invio di transazioni non convenzionali, per ricevere aiuti ma anche al contrario per finanziare la Russia. Dall’inizio dell’invasione russa il governo ucraino e le Ong forniscono supporto ai militari tramite le donazioni. Tra queste secondo i dati forniti da Elliptic, società di analisti blockchain, ci sono singole donazioni milionarie, per un totale di quattro milioni.

La posizione del Governo Draghi e le iniziative italiane per colpire la Russia

Le criptovalute possono superare i limiti delle sanzioni e finanziarie gli eserciti di Ucraina e Russia

Le offerte a sostegno del popolo e dei militari ucraini sono partite dopo la richiesta ufficiale del governo su Twitter. Sono stati pubblicati gli indirizzi di due portafogli crittografici. Uno che accetta solo Bitcoin e l’altro che prende Ethereum e tether, la stablecoin legata al dollaro USA.

Gli asset come i Bitcoin sono emersi come un importante metodo di crowdfunding alternativo, consentendo donazioni rapide che aggirano gli istituti finanziari che potrebbero invece bloccare i pagamenti a questi gruppi.

Binance, una delle più grandi piattaforme di scambio di criptovalute, ha invece rifiutato di congelare unilateralmente gli account degli utenti russi. La comunicazione della piattaforma arriva in risposta alla richiesta del vice primo ministro ucraino. Non avrebbe senso, infatti, colpire trasversalmente milioni di persone innocenti per le azioni del proprio governo. Le criptovalute hanno lo scopo di fornire una maggiore libertà finanziaria a chiunque le voglia usare. Vietare il loro accesso in base alla nazionalità sarebbe in contrasto con i principi di libertà per le quali le criptovalute sono state create.

Impostazioni privacy