La fine del contante è vicina: c’è già una data per il punto di non ritorno

Una ricerca ci spiega come negli anni potremmo dire addio al denaro contante per le nostre transazioni quotidiane.

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Accenture e Politecnico di Milano attraverso una ricerca condotta negli ultimi mesi mettono in luce una realtà che potrebbe portare alla scomparsa definitiva del denaro contante nei prossimi anni. Siamo tutti ben consapevoli di quanto, oggi, le istituzioni, gli Stati, facciano per spingere all’utilizzo sempre più costante di strumenti di pagamento alternativi. La condizione alla quale tutti siamo stati sottoposti nel periodo più segnante della pandemia ha fatto emergere quanto ad oggi i cittadini siano pronti ad una svolta in quel senso. Lo strumento di pagamento che relega ad ultima scelta o quasi l’utilizzo del denaro contante.

Il Politecnico di Milano stima che nel primo semestre dei 2021 ” i pagamenti contactless per acquisti in store sono cresciuti del 66% e di pagamenti digitali del +23% per acquisti online”. Soltanto in Italia il valore delle transazioni che dal contante si convertiranno in digitale nel corso dell’attuale decennio si aggira intorno ai 30miliardi di euro. Una cifra assolutamente importante. Le banche tradizionali, inoltre attraverso collaborazioni come nel caso specifico di FinTech saranno in grado di offrire ai propri clienti sempre più soluzioni innovative, oltre che essere capaci di innovare gli stessi processi e le dinamiche che caratterizzano il proprio contesto professionale.

Denaro contante addio: le proiezioni per i prossimi anni

Il settore dei pagamenti è uscito dalla pandemia più rapidamente e più forte di prima, con un tasso di conversione cash-non cash in forte aumento. Per cogliere le opportunità di crescita i player che operano in questo settore dovranno ispirarsi alle FinTech, facendo leva sulla creazione di piattaforme aperte abilitate da nuove tecnologie, come cloud e intelligenza artificiale. A dichiararlo è Massimiliano Colangelo, Financial Services Lead di Accenture. Le banche – continua – saranno inoltre chiamate a ripensare il proprio ruolo nella catena del valore e a concentrarsi sulle parti per loro più strategiche, puntando sulla definizione di nuovi prodotti e/o sulla capacità di proporsi al mercato con logiche di embedded banking, integrando la loro offerta con quella di altri player“.

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Tali passaggi, quelli che porteranno ad una graduale messa in soffitta del denaro contante, si stima entro il 2030, possono ritenersi possibili attraverso tre condizioni essenziali che vanno a riguardare da vicino la quotidianità dei cittadini. La prima riguarda sicuramente la possibilità da parte dei vari Governi di incentivare quanto più possibile l’utilizzo di prodotti alternativi come carta di credito o bancomat, magari attraverso operazioni come quella del cashback. La seconda riguarda l’utilizzo sempre più costante di monete digitali, le famose criptovalute insomma. La terza invece è tutta riposta nella capacità da parte del settore bancario di innovarsi e proporre sempre nuove soluzioni e possibilità concrete al cittadino. Il 2030 non è poi cosi lontano.

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