Gettone telefonico, una chiamata mancata che oggi può valere una fortuna: cerca questo numero

Oggetto di uso comune fino a pochi decenni fa, oggi considerato un vero e proprio cimelio dell’epoca. Ecco tutti i dettagli.

gettoni telefonici
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Ci sono oggetti che forse anche senza volerlo riescono ad entrare nelle memoria collettiva di un paese e restarci, cosi come e nulla fosse, come se la cosa fosse la più naturale di tutto. Oggetti che chiaramente nei ricordi riescono a scandire i tempi che hanno rappresentato e non solo. Il significato, il valore, il rapporto di quell’oggetto con le nostre vite. Il gettone telefonico è chiaramente uno di questi oggetti. Stiamo parlano dello strumento capace di metterci in contatto con altre persone. Quello che permetteva in ogni momento di raggiugere dall’altro capo del telefono la persona desiderata.

Oggi, immaginare una dinamica del genere considerato il peso specifico degli smartphone nelle nostre vite, è praticamente impossibile. Quante volte, fuori casa, in vacanza o per chissà quale motivo, si raggiungeva la più vicina cabina telefonica e ci si metteva in fila ad aspettare il proprio turno. Un tempo ormai smarrito nei ricordi. Quanti realmente ricordano oggi quei tempi. Niente smartphone, niente sms, niente di niente. Comunicare, all’epoca sembrava qualcosa di talmente prezioso da richiedere tanta attesa e davvero pochi minuti di chiamata vera e propria.

Gettone telefonico, una breve telefonata che vale oro: quanto valgono oggi questi preziosi oggetti

Gettone telefonico

Amico inseparabile del gettone telefonico è chiaramente il telefono pubblico. Oppure, dopo qualche tempo la vecchia cabina telefonica. Il primo esemplare di gettone telefonico fa il suo esordio sulla scena nazionale nel 1927. I primi “campioni” di questa innovativa visione avevano scopo puramente dimostrativo, quasi pubblicitario. Avevano il marchio della Stipel, Società telefonica interregionale piemontese e lombarda, una delle aziende telefoniche successivamente confluite in Sip. Nel 1927, il gettone era utile ad effettuare telefonate attraverso appositi telefoni pubblici installati prezzo la Fiera Campionaria di Milano. Dopo la seconda guerra mondiale, il boom del gettone telefonico, entrò di fatto nel vivo.

Monete, controllate tutte quelle da 1 euro: potrebbe essere una giornata molto fortunata

I primi gettoni telefonici erano realizzati in ottone oppure in alpacca, lega molto utilizzata nei primi decenni del ventesimo secolo. Oggi, le versioni degli anni venti, le prime insomma possono arrivare a valutazioni anche abbastanza consistenti. Anche 100 euro ad esemplare, considerando anche le condizioni di mantenimento dell’oggetto stesso. In quegli anni, inoltre, la stessa Stipel realizzò una variante dello stesso gettone telefonico, utilizzando però in materiale diverso. Il gettone era prodotto in zinco, viene da se quindi che quella versione sia oggi considerata ancor più rara.

In perfette condizioni di mantenimento quella versione oggi può valere circa 160 euro, una bella somma se si considera il valore nominale del gettone telefonico, alla fine del suo periodo in circolazione di circa 200 lire. Una vera fortuna insomma ritrovarsi in casa il giusto esemplare, la giusta datazione di un oggetto che ha letteralmente fatto la storia. Un vero e proprio cimelio di quella che oggi può essere considerata la società italiana fino all’ingresso sul mercato, si può dire, delle schede telefoniche. In quella fase, per il gettone telefonico è cambiato un po’ tutto. Utilizzato sempre di meno, con la scomparsa graduale dei telefoni che ne rendevano necessario l’utilizzo è caduto man mano nel dimenticatoio.

I collezionisti però non dimenticano ed ancora oggi cercano ovunque pezzi spesso rarissimi per ampliare la propria collezione. L’affare giusto insomma è sempre dietro l’angolo. Il web e canali speciali tra collezionisti le vie per cercarlo e provare a metterlo a segno.

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