Made in Italy, l’arredamento sta spopolando all’estero: ecco chi c’è dietro a tutto questo

Giorgetti Meda è un’azienda eccellenza del made in Italy, operativa nel campo dell’arredamento. L’azienda dedica agli spazi abitativi soluzioni confortevoli, eleganti e originali. I suoi progetti sono studiati sulle necessità del cliente e incontrano le esigenze innumerevoli mercati.

Seconda casa
(Adobe)

La tradizione di Giorgetti risale a più di cento anni fa, quando iniziò la sua attività in Brianza. Giorgetti nasce a Meda nel 1898, come piccolo laboratorio di ebanisteria, diventando negli anni una realtà riconosciuta come uno dei protagonisti nel settore dei mobili di alta gamma, con una presenza in più di 85 paesi. Il suo stile d’arredo viene oggi facilmente identificato caratterizzato da linea eleganti, sobrie e decise.

Il marchio Giorgetti cura non solo appartamenti ma gli interni di Hotel, ristoranti, spazi espositivi, negozi e yacht. L’azienda offre oltre ai mobili, complementi, illuminazione, arazzi e oggetti decorativi. A curare i dettagli dell’operatività aziendale c’è Giovanni del Vecchio, amministratore delegato di Giorgetti Meda. Il manager è entrato nell’azienda con l’obbiettivo di garantire la continuità nell’immagine del marchio ma anche con quello di portare la storia dell’azienda a un nuovo capitolo.

Il curriculum di Giovanni del Vecchio alla guida di Giorgietti

Il curriculum di Giovanni del Vecchio rispecchia i valori e le esigenze del settore con un’ampia esperienza in importanti realtà industriali italiane. Del Vecchio dal 2015 guida l’azienda del design italiano a seguito all’acquisizione al 100% della compagnia da parte del fondo Progressio Sgr.

Progressio è un operatore di private equity indipendente, che gestisce un portafoglio di circa 300 milioni di euro. La società investe in aziende familiari, di piccola e media dimensione, ad alto potenziale di crescita nei settori industriali e dei servizi.

Del Vecchio vanta molti anni di esperienza nel settore dell’arredamento e nell’alta moda. Laureato alla Bocconi in economia aziendale, ha iniziato la sua carriera in linea con i suoi studi per Accenture. L’azienda impegnata nel settore della consulenza strategica ha dato una base gestionale alle competenze di Del Vecchio. Il manager nei tre anni della sua permanenza nell’azienda è stato Senior Business Consultant.

L’ingresso di Giovanni del Vecchio nel settore della moda

La svolta della sua carriera avviene con l’ingresso nel mondo dell’alta moda, quando nel 1996 inizia a lavorare per Salvatore Ferragamo. A Milano rimane in contatto con il settore, lavorando con il ruolo di direttore per il mercato Asiatico, e cinque anni dopo come direttore commerciale del Gruppo Prada.

Nel 2002 entra nel settore del design iniziando la sua esperienza con Gebrueder Thonet Vienna, un’icona di design tipica dei caffè viennesi. Giovanni del Vecchio nello stesso ambito per Poltrone Frau, Molteni nonchè Toncelli azienda specializzata nella progettazione di cucine. Una formazione a 360 gradi quella del manager, che dopo parecchi anni con responsabilità e ruoli dirigenziali di primo rilievo, lavora a partire dal 2014 anche nel design dell’automobile per Ermini Automobili Italia.

L’attuale ruolo in Giorgetti è il coronamento di un progetto e una naturale evoluzione del suo percorso, con cui ha contribuito alla realizzazione degli obbiettivi aziendali. Valori, sobrietà e stile, sono la misura dell’orientamento manageriale di Del Vecchio che sono oggi rispecchiati dagli oggetti unici offerti da Giorgetti.

Il suo obbiettivo è oggi quello di costruire un percorso di crescita e di ulteriore sviluppo del Brand nel panorama internazionale, facendo leva su questi valori distintivi.

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Il profilo societario di Giorgietti Meda e le prospettive di investimento

Giorgetti Meda è una società che ha avuto negli ultimi anni una crescita dei ricavi, facendo leva in particolar modo sulle esportazioni che rappresentano circa 85% del suo fatturato.

L’azienda ha avuto un 2019 molto positivo con una crescita a perimetro costante che ha rappresentato un anno record di incassi. Con le incertezze del 2020 l’azienda si ripropone di migliorare organizzazione delle esposizioni e integrare il rapporto tra cliente e fornitore. Questo significherà stabilire collaborazioni dirette per rendere più efficiente la filiera ed evitare che si creino difficoltà nella catena di approvvigionamento.

L’azienda si impegna anche in termini ecologici, esplorando e integrando nuovi ambiti soprattutto in campo tecnologico. Per cogliere le nuove opportunità, trascurate in nome della tradizione, Giorgetti vuole investire nella digitalizzazione, rendendo più efficiente comunicazione e marketing.

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