Guardia di Finanza e AE “vogliono i tuoi contanti”: la mossa che non ti aspettavi

Chi ha soldi nel conto corrente deve prestare molta attenzione: Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate hanno ottenuto un “potere” in più. Ecco cosa sta succedendo.

guardia di finanza

Il momento storico attuale è, a livello economico, quantomeno unico nel suo genere. Se le parole “crisi”, “inflazione”, “basso potere d’acquisto” et simili non sono mai mancati a cicli alternati, ad oggi si deve aggiungere la parola “pandemia”. O anzi, un termine che la racconta molto bene sulla situazione finanziaria degli italiani: “long covid economico“. Con questa metafora si va a individuare una serie di effetti a lungo termine che – esattamente come per chi è stato colpito dal virus – si susseguono anche una volta che l’emergenza è terminata. In sintesi, i nostri soldi sono in pericolo.

Potremmo anche solamente citare i rincari pazzeschi sull’energia. Che si stanno trasformando inesorabilmente in rincari dei beni alimentari e non. I rincari della Benzina, mai arrivati a questi livelli e in così poco tempo. E, ciliegina sulla torta, anche i rincari sui costi di gestione del conto corrente. Tutti questi aumenti di prezzo incidono in modo importante sul benessere economico di imprese e famiglie. Si è innescato un circolo vizioso, dunque, da cui sembra davvero difficile uscirne. E non è finita qui. Qualcuno “sta tramando alle nostre spalle” e ha in mente ulteriori “sorprese”.

Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate adesso “mettono più paura”

Chi ha qualche soldino sul conto corrente sa che per prima cosa sta andando incontro ad aumenti di gestione del conto. A seconda della Banca, dal 14 al 22% in più. Ma non è tutto. Chi ancora utilizza il contante per effettuare pagamenti dovrà stare ancora più attento. Non stiamo ovviamente parlando dei prelievi quotidiani per fare la spesa, ma di pagamenti verso professionisti, o a beneficio di dipendenti e collaboratori. Infatti, se qualcuno spera di risparmiare eludendo il Fisco e pagando “in nero” si ritroverà ben presto nei guai.

Il Garante della Privacy ha dato il consenso ai controlli incrociati: questo significa che l’Agenzia delle Entrate di concerto con la Guardia di Finanza potrà controllare i movimenti bancari di ogni italiano. Certo, la lotta all’evasione è giusta, così com’è giusto il contrasto al lavoro in nero. E c’è una cultura tutta italiana che fa fatica a “morire”: pagare in contanti per risparmiare sul totale, con il “professionista” di turno compiacente che così non deve emettere fattura. Non è un sistema corretto. Ma si può comprendere come possa essere perpetrato, viste le difficoltà quotidiane delle persone.

Attenzione dunque. I controlli incrociati cominciano ad essere reali ed operativi. Chi è onesto non ha nulla da temere. Ma le maglie del controllo si stringono comunque sempre di più.

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