IMU: attenzione ai controlli del Fisco sui coniugi con due case

Attenzione ai controlli del Fisco effettuati su coniugi con due case e l’IMU, obbligo di opzione sulla scelta della prima casa.

Il Dipartimento delle Finanze del MEF, nel Telefisco 2022, ha chiarito come saranno effettuati gli accertamenti IMU sulle doppie residenze dei coniugi.

IMU: il Fisco controlla i coniugi con due case e diversa residenza
IMU: il Fisco controlla i coniugi con due case e diversa residenza

In effetti, non saranno applicate sanzioni, ma dal 2022, bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi da presentare a giugno 2023, l’opzione dell’unità immobiliare esente, a cura del proprietario di casa.

Quindi, niente sanzione ma obbligo di comunicazione, in quanto a differenza dell’ICI, l’IMU ha modificato la nozione di abitazione principale. In effetti, il nuovo tributo prevede che nel caso di due abitazione situate nello stesso Comune, solo una delle due unità immobiliare, a scelta del contribuente, può essere considerata abitazione principale. Quindi, solo un’immobile da ha diritto all’esenzione dell’IMU riferita all’anno 2022.

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IMU: attenzione ai controlli del Fisco sui coniugi con due case

L’IMU considera abitazione principale un’unica abitazione anche se i coniugi hanno due diverse residenze nello stesso Comune. In questo caso, il Dipartimento delle Finanze del Mef ha chiarito che, per l’incertezza oggettiva della normativa, in seguito ad accertamenti non saranno applicate sanzioni. Ma i coniugi dovranno optare l’esenzione IMU su una sola unità immobiliare, e sono obbligati a comunicarlo nella dichiarazione dei redditi da presentare a giungo 2023.

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Pertanto, in sede di compilazione della dichiarazione Imposta Municipale Unica riferita all’anno 2022, il titolare delle unità immobiliari dovrà scegliere quale immobile considerare esente all’imposta. Per tale opzione bisognerà barrare la casella al campo 15, relativo all’esenzione e riportando nelle annotazioni la seguente dicitura: “Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex art. 1, comma 741, lett. b), della legge n. 160 del 2019”. In questo caso è necessario che il proprietario dell’unità immobiliare deve risiedere anagraficamente e abitualmente.

Agevolazioni e scadenze

Questa misura è stata introdotta per ridurre i fenomeni di evasione dell’Imposta Municipale Unica, una tassa introdotta dal Governo Monti nel decreto legge “Salva Italia” e grava sulle abitazioni, ad eccezione dell’abitazione principale. È entrata in vigore dopo l’abolizione dell’ICI voluta dal Governo Berlusconi.

Con l’abolizione dell’IMU sulla “prima casa”, le aliquote sono stabilite ogni anno con delibera comunale, in base a determinati criteri di applicazione a livello nazionale. Pertanto, sono variabili a discrezione delle singole Amministrazioni Comunali. Inoltre, i vari Comuni prevedono vari agevolazioni per le attività in difficoltà, famiglie disagiate, fabbricati rurali ad uso strumentale, eccetera.

Il versamento dell’IMU si divide in due rate: la prima rata consiste nell’acconto IMU da pagare il 16 giungo. La seconda rata è il saldo dell’imposta e si paga entro il 16 dicembre.

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